Castellabate, Ufficio Tributi intensifica riscossione forzata con il pignoramento dei conti bancari dei contribuenti morosi
| di Antonio VuoloL’ufficio Tributi del Comune di Castellabate dall’inizio di agosto sta procedendo ad effettuare una massiccia riscossione forzata per tributi non pagati attraverso il pignoramento del C/C bancario di contribuenti risultanti morosi. Questo ha prodotto un disagio tra gli stessi, poiché l’attività di riscossione è svolta in un periodo molto impegnativo per gli imprenditori o di vacanza per altri che si sono visti bloccare i C/C.
In particolare hanno colpito gli atti di pignoramenti inviati per importi sotto la somma di € 1000,00 senza l’invio dell’avviso bonario regolato dall’Art. 1 co. 544 L. 228/2012 che indica testualmente “In tutti i casi di riscossione coattiva di debiti fino a mille euro ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602, intrapresa successivamente alla data di entrata in vigore della presente disposizione, salvo il caso in cui l’ente creditore abbia notificato al debitore la comunicazione di inidoneità della documentazione ai sensi del comma 539, non si procede alle azioni cautelari ed esecutive prima del decorso di centoventi giorni dall’invio, mediante posta ordinaria, di una comunicazione contenente il dettaglio della propria posizione debitoria. Tale assunto è provato dagli stessi atti di pignoramento presso terzi che non fanno alcun riferimento all’invio dell’avviso bonario, rendendo da un lato ancora più gravoso a carico del contribuente e dall’altro la ploriferazione di contenzioso per piccoli importi con aggravio di spese per il contribuente.
“Questi tipi di azione così come svolte sino ad oggi dall’ufficio tributi da un lato non fanno altro che ledere in maniera sempre più irreversibile la fiducia del contribuente nel legittimo affidamento nell’azione amministrativa svolta, dall’altro producono un aumento del contenzioso a danno dell’intera collettività: non si parla di grandi evasori e/o elusori fiscali visto gli importi, ma di contribuenti che durante la loro vita hanno solamente avuto il torto di attraversare un momento di difficoltà ed una corretta applicazione della normativa sicuramente non avrebbe aggravato di fatto la loro eventuale posizione debitoria” il commento dell’avvocato Giuseppe Rubino, che difende diversi cittadini ed imprenditori colpiti dai provvedimenti.
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