Castellabate, una cima rossa davanti al municipio contro la violenza sulle donne
| di Antonio VuoloSi è svolto ieri mattina l’iniziativa “Una Cima Rossa per fermare la violenza sulle donne”. Presenti il presidente della Lega Navale Marco Mansueto, il presidente dell’A.N.M.I. Sezione di Castellabate Francesco Schiavo, il Consigliere Dalila Russo, il giornalista Antonio Grilletto ed Enrico Nicoletta responsabile ufficio promozione turistica del Comune di Castellabate. Ad aprire il dibattito i dati allarmanti dei femminicidi in Italia nel 2023 di cui l’ultimo si è consumato pochi giorni fa su una ragazza di soli 22 anni. Sono stati delineati i diversi volti della violenza che, oltre ad essere fisica, può essere verbale e psicologica con un comune denominatore: la vittima ovvero la donna. Più volte è stata ribadita l’importanza dell’educazione alla non violenza, del rispetto della figura femminile e della libertà individuale. Una lotta quotidiana alla violenza attraverso piccoli gesti che con l’educazione affettiva, la riscoperta di valori sani e il rispetto delle regole, portata avanti dalla famiglia, dalla scuola, dalla Chiesa, da tutte le istituzioni porti i giovani ad instaurare rapporti e relazioni sane.
I presenti sono stati omaggiati di un orologio di colore rosso affinché l’attenzione su queste importanti tematiche possa continuare nel tempo e non limitarsi a questa sola giornata. Al termine del dibattito, alla presenza del Sindaco Marco Rizzo, è stata posta dinanzi alla Casa Comunale la cima rossa simbolo di questa iniziativa. Come la cima rappresenta in mare strumento di salvataggio quella di colore rosso deve poter rappresentare un aiuto concreto alle donne in difficoltà – dichiara- il presidente Marco Mansueto.
La Casa Comunale sarà oggi e domani illuminata di rosso per dire basta alla violenza sulle donne. Tra i relatori il colonnello Antonio Grilletto nelle vesti di castellabatese d’adozione. “Il problema è culturale e sociale – ha spiegato il giornalista – e purtroppo lo squilibrio di potere nei rapporti fra i sessi è ancora forte”. “C’è un cambiamento – le sue parole – ma non è rapido, non c’è stata ancora una vera svolta perché i messaggi che arrivano dalla società sono contrastanti. L’istituzione giudiziaria è molto migliorata nell’affrontare questi reati; occorre un approccio multidisciplinare che coinvolga pm, giudici e forze dell’ordine. È già pronta una campagna di sensibilizzazione nelle scuole e si stanno intensificando le iniziative sulla prevenzione, sulla formazione e sull’accoglienza delle vittime. Occorre continuare a diffondere dovunque e senza sosta, con sempre maggiore intensità, il numero anti-violenza 1522, per dire a tutte le Giulia d’Italia ‘non sei sola’”.
“Non è accettabile che le donne siano ancora oggi vittime delle loro scelte. Se vogliamo vedere un cambiamento nella nostra società dobbiamo essere noi i primi a farlo tutti i giorni. Dobbiamo impegnarci al massimo affinché la scuola, la Chiesa, la famiglia, le istituzioni in sinergia continuino ad
essere garanti dell’educazione alla non violenza, rispetto per il prossimo e per la libertà individuale. Dobbiamo continuare a lottare per dire finalmente basta alla violenza di genere e dare ai nostri figli e nipoti una società migliore, più sana e più libera” dichiara il Sindaco Marco Rizzo.
“L’amore non è violenza, l’amore non può e non deve portare alla morte. Stiamo vivendo una vera e propria emergenza sociale di cui siamo tutti responsabili. E’ importante investire nella prevenzione, nella rieducazione ai sentimenti per operare una vera e propria rivoluzione sociale e culturale che possa definitivamente debellare ogni forma di discriminazione e violenza di genere” afferma il Consigliere Dalila Russo.
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