Annullato “Concerto sull’acqua”, Lo sfogo del Presidente dell’associazione Leucosia
| di Federico MartinoQuest’anno stiamo assitendo alla fine di uno dei più suggestivi spettacoli che il Mediterraneo è stato capace di offrire, tanto da vedersi dedicato, negli scorsi anni, perfino un’intera pagina "pag.3" del giornale "L’osservatore romano" (giornale letto in tutto il mondo), oltre a suscitare l’interesse della tv regionale e nazionale, oltre ad essere trasmesso tramite "Rai International" anche in Sud America. Questo evento, denominato "Concerto sull’acqua" , è dedicato al mito della Sirena Leucosia , di cui viene tramandata la sepoltura sull’omonimo isolotto.
In questo spettacolo di rara bellezza e suggestività, dove si fonde l’uomo e la natura in tramonti mozzafiato, non mancano mai i protagonisti, i "gabbiani", così ben descritti dal giornalista prof. Mario G. Giordano nel suo magistrale articolo pubblicato dall’ "L’Osservatore Romano", che, ogni anno, danzano sulle note delle più famose melodie classiche.
I concerti, che hanno visto l’esibizione di diversi maestri nazionali ed internazionali, vengono realizzati ogni anno sullo specchio d’acqua antistante l’isolotto della sirena Leucosia, sul promontorio di Nettuno, luogo in cui Ulisse e le Sirene si incontrarono.
Per meglio comprendere la portata ed il fascino dell’iniziativa basta aprire il sito di : www.premioleucosia.it , alla voce "eventi" e poi "concerti sull’acqua video 2006".
Chiunque vi ha partecipato ha sentito vibrazioni particolari al suono della musica classica e dalla danza dei gabbiani, che rendono tali manifestazioni uniche nel loro genere. Quest’anno amaramente vediamo vanificati tutti gli sforzi fatti dall’Associazione Leucosia, ideatrice e realizzatrice di tale iniziative, negli ultimi nove anni. Infatti, come illustra il presidente Giovanni Farace, ci siamo visti improvvisamente negare il permesso alla realizzazione di tale evento a causa dell’entrata in vigore del neo Parco marino di S.Maria di Castellabate.
Quindi, è venuta meno la possibilità di realizzare uno spettacolo che richiamava turisti sia italiani che stranieri, ricevendo l’associazione durante tutto l’anno email di informazioni e prenotazioni anche dal Nord Europa e dagli U.S.A., che metteva in risalto la bellezza delle nostre coste, facendole conoscere anche attraverso i mass media, che educava al "bello" ed all’armonia con la natura, grazie alla leggerezza di alcuni pseudo studiosi ed ad una normativa priva di alcuna elasticità anche verso tali positive iniziative. Infatti, in maniera molto irresponsabile sono fatte cadere sul Parco Marino restrizioni vessatorie, tanto da perdere di vista i benefici per la comunità ed il turismo locale, facendo divenire il territorio una grande riserva, in cui chi subisce di più sono i suoi abitanti, che diventeranno quasi simili agli indiani d’America chiusi nelle loro riserve. Non si può giustificare il diniego a concedere il nulla osta per realizzare il "Concerto sull’acqua " con l’impossibilità a poter ormeggiare nel canale dell’isola, senza nemmeno cercare o pensare ad una soluzione alternativa.
Tutti quelli che conoscono queste rive sanno che sin dal tempo del Mito questi litorali sono stati attraversati da navi che collegavano le varie aree del Mediterraneo e qui trovavano rifugio ancorandosi ,facendo giungere a noi ancor oggi intatti dei luoghi che giustificano l’idea del Parco Marino. Una riserva come questa non inizia bene il suo operato se non consente l’effettuarsi di un concerto che sarebbe solo un mezzo per far conoscere anche all’estero la bellezza di queste coste e delle sue acque, finalità che dovrebbero essere strettamente legate all’istituzione del neo Parco Marino.
"NOI ABBIAMO FATTO TUTTO QUELLO CHE ERA NELLE NOSTRE POSSIBILITA’ E LO ABBIAMO FATTO PER NOVE ANNI CON SFORZI E GRANDE FORZA VOLONTA’, RIUSCENDO A RAGGIUNGERE METE IMPENSABILI. ORA SARANNO LE AUTORITA’ PREPOSTE AL TERRITORIO A DIRE LA LORO.", dichiara il Presidente Farace, ricordando che "NEL FRATTEMPO E’ ARRIVATA ANCHE UNA SENTENZA DEL TAR A DIRE CHE IL PARCO MARINO DI SANTA MARIA DI CASTELLABATE PER ESSERE UN PARCO NAZIONALE DEVE ESSERE SGANCIATO DALLE AUTORITA’ LOCALI CHE FINO ALL’ULTIMO CREDEVANO DI POTERLO GESTIRE E AVEVANO AFFRONTATO LA COSA CON MOLTA LEGGEREZZA. ORA DOBBIAMO SOLO CAPIRE CHI SONO I GESTORI DELL’AREA, GLI ORGANI AMMINISTRATIVI DEL PARCO O GLI ORGANISMI PREPOSTI ALLA SORVEGLIANZA. IN PIU’ I NOSTRI AMMINISTRATORI DOVRANNO FARSI CARICO DI TROVARE LA SOLUZIONE PER RENDERE VIVIBILE QUESTO LITORALE RICORRENDO AL MINISTERO COMPETENTE. NOI,COME PORTAVOCI DEGLI INTERESSI LOCALI, NON RIMARREMO PASSIVAMENTE A GUARDARE".
Giovanni Farace Presidente Associazione "LEUCOSIA"
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