Costruire atmosfere in splendido habitat protetto
| di Marisa RussoNella tiepida magica serata nuvolosa, anche qualche stella si è fatta spazio tra le nuvole per assistere alla performance artistica, promossa dal Comune di Castellabate, tra filmati, canti, musica, recitazione, danza e costumi d’epoca, sul verde largo della storica Villa Matarazzo. Nel costruire atmosfere in questo splendido habitat protetto, il paese ha trovato la sua dimensione, coniugando le sue bellezze naturali con le varie espressioni Artistiche e ci auguriamo non l’abbandoni più, ma anzi si formi sempre maggiormente in tale iter ad esso così congeniale. La Cultura, offerta con la piacevolezza dello spettacolo e l’emozione delle espressioni adoperate, ha richiamato non solo i cittadini, in una calma, educata atmosfera soft che ha reso possibile il “tuffo” in quella dimensione. Mentre il grande schermo introduceva personaggi, ambienti, richiami di film sull’epoca, anche con sguardo particolare alla storia nel Cilento, la bella femminile Italia tricolore narrava le sofferenze che hanno preceduto la sua nascita, tra scene di insurrezioni dei contadini sfruttati, di lotte contro i rappresentanti ed i difensori del potere costituito, tra scene cruente di briganti spesso non solo ladri e fuorilegge senza ideali, ma difensori del popolo per cui perdevano la vita, come i fratelli Capozzoli, briganti cilentani, le cui teste venivano sbandierate quali trofei, mentre i ricchi, i nobili eleganti in fruscianti vesti merlettate, tra ciprie e profumi, si abbandonavano a vecchie e nuove danze come l’ottocentesco valzer. Si è svolto un sintetico squarcio storico tra personaggi che rappresentarono la mente, la strategia, come Cavour, o l’azione come Carlo Pisacane, sbarcato nella vicina Sapri dove trovò con i suoi trecento la morte. Infine è stato ricordato Garibaldi ed il movimento Garibaldino, nato tra gli uomini di pensiero e diffusosi coinvolgendo varie classi sociali, preludio all’Unità d’Italia. Il tutto non si sarebbe potuto realizzare, per motivi economici, se Castellabate non avesse avuto tra i suoi cittadini l’artista costumista Arminio Tavola, che, con la realizzazione dei diversi costumi d’epoca, dei fucili e di tutti gli altri particolari, ha trasformato tanti figuranti, disponibili per il suo savoir faire, nei diversi personaggi.
In questa atmosfera densa di significati, anche la nera gonna della sceneggiatrice e cantante Paola Paradisi, sotto la bianca camicia con i svolazzanti veli rosso e verde, acquistava un pur luttuoso simbolico significato per eventi passati e presenti, mentre, in un miglior auspicio festoso, spumeggianti, variopinti fuochi d’artificio concludevano la serata, tra i ringraziamenti del sindaco Costabile Maurano.
Regia di Ciro Discolo, recitazioni di ActorSud, riprese di Gianni Petrizzo, audioluci effetti speciali di Energy Service, fuochi pirotecnici di Carmelo Di Muoio, foto Lazzaro Addesso.
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