Castellabate ha una squadra di calcio a 5 femminile, presidente: «Rappresentiamo tutto il Cilento»
| di RedazioneIl calcio a 5 in rosa campano è una splendida realtà in costante ascesa. Attualmente le formazioni per il campionato di C2 sono pari a 19 e per il campionato di C1 a 8, ma sono numeri destinati a crescere e a rendere sempre più corposi i futuri campionati. Ricordiamo che, nella precedente stagione calcistica di C2, militavano 12 squadre in un campionato a girone unico, quest’anno invece la federazione italiana giuoco calcio ha dovuto optare per la creazione di due gironi da 10 e 9 squadre. Sarà questa la strada giusta da seguire per selezionare realtà sportive pronte a durare nel tempo viste le problematiche economiche e burocratiche che lo sport italiano ha evidenzia in questi anni? Proprio per questo motivo abbiamo scelto di intervistare e presentare al pubblico il presidente della Fénix Santa Maria F.C. di Castellabate, nuova società militante nel campionato di C2. Un presidente molto giovane, ma che già presenta un ottimo curriculum nel settore calcio femminile.
Come vede il calcio femminile in Campania? Ma soprattuto nel Cilento?
Quest’anno in Campania sono nate molte nuove società, il che è un bene per il sistema. C’è da dire che in passato, da parte della Figc, il calcio a 5 femminile è stato messo in secondo piano rispetto a quello ad 11 femminile, e questo penso sia sbagliato, perché bisogna dare la giusta importanza e sostegno a tutte le varie categorie femminili. Nel Cilento invece, rispetto a 5 anni fa, le squadre sono diminuite: il perché sarebbe meglio chiederlo ai diretti interessati.
In un momento di “crisi Italiana” come vengono viste le richieste di sponsorizzazioni?
Da premettere che viviamo in un momento per niente facile dal punto di vista economico, per cui questa è la difficoltà maggiore.Dopo di che c’è da dire che purtroppo, anche in questo frangente, si paga la mentalità sbagliata e L’atteggiamento superficiale e molto poco corretto da parte di chi va in giro a “cercare soldi”. Mi spiego meglio: la gran parte di questi “cercatori”, a prescindere dal fatto che rappresentino una Società o se stessi, “prende i soldi degli sponsor e scompare”, e questo penalizza chi invece opera in modo serio, perché vieni visto come uno dei tanti.Per il mio modo di intendere la sponsorizzazione, essa è a tutti gli effetti un accordo di Collaborazione fra Società Sportiva e Azienda. Il contributo ricevuto dalle varie Attività non deve essere fine a se stesso, ma ci deve essere un ritorno d’immagine attraverso varie iniziative (e non vi dico quali perché è risaputo che c’è gente che prima ti critica e poi ti copia) con lo scopo di dare la giusta visibilità a chi ti permette, in modo pratico, di esistere e fare Sport.
I costi di una squadra femminile sono sostenibili? La Figc che peso ha sulle società ?
una Stagione Sportiva ha dei costi molto impegnativi, soprattutto se si pensa che la nostra categoria, seppur regionale, è quella più bassa relativa al calcio a 5 femminile. Riguardo alla Figc c’è da dire che i costi crescono di anno in anno, ma non sempre quello che si paga vale quello che si riceve. Quest’anno le squadre sono aumentate e questo è un bene per il Sistema ma, per la serie C2, hanno dovuto fare 2 gironi, per cui i costi di iscrizione sono aumentati mentre le partite sono diminuite.
Quest’anno porterete il nome del Santa Maria di Castellabate in giro per la campania, in quali luoghi precisamente?
Il nostro girone è il girone B (quello del sud per intenderci), e ci sono squadre di Torre Annunziata, Sarno, Baronissi, Pontecagnano, Maiori, Giffoni, fino ad arrivare a Teggiano.
Come mai la scelta di giocare nel Comune di Torchiara?
La scelta di giocare a Torchiara nasce dall’esigenza di avere una struttura Indoor, che abbiamo individuato nel PalaCilento di Torchiara, struttura di primo livello sia nella provincia di Salerno che in Campania.Nel Comune di Castellabate non ci sono ancora strutture al coperto nelle quali si possa giocare a calcio a 5. Spero in un futuro prossimo di poter svolgere tutte le attività a Santa Maria. Colgo l’occasione per ringraziare in particolar modo, oltre al sindaco di Torchiara, avvocato Massimo Farro, l’assessore allo Sport, Alessandro Abate, per l’impegno e la disponibilità dimostrati nei confronti della nostra Società.
Il gruppo che affronterà questa avventura con lei, da dove proviene?
Ci sono ragazze provenienti da tanti comuni del Cilento come Pisciotta, Ascea, Vallo Della Lucania, Lustra, Ogliastro Cilento, Agropoli, Perdifumo e Castellabate. Mi sento di poter dire che rappresentiamo un po’ tutto il Cilento, non solo Santa Maria.
Ad una persona che vorrebbe intraprendere la sua stessa avventura cosa consiglia?
Non sono nessuno per poter dire agli altri come si gestisce una squadra, però mi permetto di esprimere il mio pensiero: se si ragiona solo in funzione del campo e del vincere ad ogni costo, non si va lontano. Si può anche vincere, ma il difficile è confermarsi, esserci, nonostante le difficoltà. Per questo il mio credo è, e rimarrà sempre, vincere in campo e allo stesso tempo nella vita, basando il gruppo sui valori morali importanti, gli unici ad unire davvero le persone nel tempo.
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