“Settimana della cultura” continua con cimeli geocartografici e vedustistici
| di Federico Martino Le immagini ritrovate del Cilento. Sono vedute inedite della costa a sud di Salerno in acquarelli ottocenteschi, ma anche incisioni all’acquaforte realizzate dal pittore Arthur John Strutt nel suo viaggio nel Sud Italia del 1838 e mai pubblicate prima. Sono alcuni dei "tesori" di conoscenza, oggi restituiti a una pubblica fruizione grazie al volume "Il territorio del Cilento nella cartografia e nella vedutistica (secc. XVI al XIX)", edito dalla Fondazione Giambattista Vico di Vatolla, che si presenterà lunedì 15 febbraio alle ore 17,30 nel Castello dell’Abate a Castellabate.
L’evento rientra nella "Settimana della cultura", rassegna organizzata dal Comune nei giorni che precedono la festa patronale di San Costabile Gentilcore. L’incontro si aprirà con i saluti del sindaco Costabile Maurano, del presidente della Fondazione Vincenzo Pepe, del presidente del Parco nazionale Amilcare Troiano, e del vicepresidente della Provincia di Salerno, Anna Ferrazzano. Interverranno Vincenzo Aversano, ordinario di Geografia e direttore di Car.Top.St. dell’Università di Salerno, Antonio Capano, componente della deputazione di Storia patria per la Lucania, Silvia Siniscalchi, ricercatrice dell’Università Salerno, Maurizio Ulino, cultore di storia medievale all’Università Salerno, Nicola Ventre, ricercatore e collezionista.
Tra i cimeli geocartografici e vedustistici contenuti nel volume ci sono, per l’appunto, diverse incisioni all’acquaforte che raffigurano scorci cilentani. Le opere di A.J.Strutt, finora inedite, sono tratte dal volume "A pedestrian tour in Calabria & Sicily", pubblicato a Londra nel 1842. Le immagini, che furono realizzate dal celebre pittore durante il suo viaggio nell’Italia del Sud, appartengono alla collezione privata di Nicola Ventre che gentilmente le ha messe a disposizione per il libro. Nell’estate del 1838 Strutt giunse nel Cilento e nel villaggio di Santa Maria di Castellabate, di cui raffigura la torre del barone Perrotti che troneggia tra le modeste case di pescatori con il suo palazzo, mentre sullo sfondo c’è la costa eleate e di Palinuro. In primo piano si vede un gruppo di uomini armati di fucile, probabilmente la scorta di qualche uomo illustre del luogo, ma anche un’imbarcazione tirata a secco sulla riva. In un’altra incisione Strutt raffigura una popolana di Castellabate, che lavora la lana con il fuso, in un costume tipico cilentano dell’800.
Nel volume c’è poi una serie di acquarelli del 1893, oggi custoditi dall’Istituto idrografico della Marina di Genova. Sono vedute inedite di tutta la costa cilentana. Un altro pezzo raro è la"Pianta di tutto il territorio delle terre d’Agropoli, Ogliastro & Eredita", un disegno a colori con inchiostro acquerellato realizzato nel 1704 dall’ingegnere e tabulario Antonio Guidetti, oggi nell’Archivio di Stato di Napoli. Grazie a questa carta gli accademici hanno trovato conferma delle origini dei centri abitati dalle aie.
Il programma della "Settimana della cultura" prevede per domenica 14 febbraio alle ore 18 nella sala polifunzionale comunale si presenta il documentario "Castellabate, una risorsa di tesori" della produzione cinematografica Digital Film di Domenico Di Lorenzo. Intervengono il sindaco Costabile Maurano, l’assessore al turismo Simona Federico, Maria Sessa e Fausto di Lorenzo. Alle 20,30 la Bottega teatrale presenta lo spettacolo "Come si rapina una banca".
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