La “bandiera blu” per il dodicesimo anno consecutivo al comune cilentano
| di Federico MartinoCastellabate si conferma al top delle spiagge italiane grazie all’assegnazione della “Bandiera blu d’Europa” per le sue splendide spiagge che si estendono da Punta Tresino e Punta Licosa. È il dodicesimo anno consecutivo che il prestigioso riconoscimento, attribuito dalla Fee Italia, va alla municipalità cilentana, nonostante siano previsti standard sempre più restrittivi per l’assegnazione.
A far schizzare in alto il punteggio del Comune, guidato dal sindaco Costabile Maurano, sono state in particolare, quest’anno, le diverse iniziative attuate sul fronte ambientale e soprattutto il protocollo d’intesa siglato con la società Enel.si per sviluppare le energie rinnovabili. Castellabate è infatti l’unico Comune del Sud Italia scelti da Enel per la sperimentazione di energia verde. L’iniziativa coinvolge infatti solo tre municipalità italiane, ovvero Cantalupa (in provincia di Torino), Scansano (nel Grossetano) e Castellabate. Obiettivo dell’iniziativa è la possibilità di realizzare interventi di efficienza energetica e di produzione dell’energia elettrica da fonti rinnovabili su beni di proprietà comunale, in linea con il Protocollo di Kyoto.
La “bandiera blu” delle spiagge premia, in effetti, la qualità delle acque di balneazione, ma anche i servizi a disposizione dei cittadini e dei turisti, le misure di sicurezza e le campagne di educazione ambientale intraprese nell’ultimo anno dal Comune.
«È un prestigioso risultato che premia l’impegno profuso in tutti questi anni sul fronte del turismo e dell’ambiente – spiega il sindaco Maurano – Castellabate oggi è infatti una meta turistica di qualità, conosciuta in tutta Italia e anche all’estero, come dimostrano le numerose presenze straniere che registriamo sul territorio. L’assegnazione della “bandiera blu” significa, però, anche maggiori responsabilità, sia per le istituzioni sia per chi fruisce di questo splendido territorio e dei suoi servizi. Mi auguro che ci sia la massima collaborazione per tutelare il nostro patrimonio ambientale e valorizzarlo sempre di più».
Tra i rigorosi “blue flag”, criteri internazionali di valutazione, figurano la diffusione di notizie sulla qualità delle acque e sugli ecosistemi costieri, l’assenza di discariche in prossimità della costa, codici di condotta e ordinanze balneari disponibili al pubblico, corretto trattamento delle acque reflue e delle acque di scarico, contenitori per i rifiuti in prossimità della spiaggia, interdizione delle attività che costituiscono pericolo per i bagnanti, servizi e attrezzature di salvataggio, fontanelle di acqua potabile e telefoni pubblici, rapporto equilibrato tra le attività balneari e rispetto della natura. Criteri di qualità che Castellabate possiede, come ritenuto dalla commissione italiana ed europea della Fee.
©Riproduzione riservata