Prevenzione degli incendi, il sindaco ordina la pulizia dei terreni

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Prevenzione degli incendi, il sindaco ordina la pulizia dei terreni

Pulire i terreni dalle erbacce e dai tronchi secchi, al fine di prevenire l’innesco e la diffusione di incendi: lo prevede un’ordinanza del sindaco di Castellabate, Costabile Maurano.
In base al provvedimento, nel periodo di grave pericolosità compreso tra il 30 maggio e il 30 settembre, a cadenza costante e ogni qualvolta se ne ravvisi la necessità, i proprietari e i detentori di terreni non frontisti di strade sono obbligati a rimuovere sterpaglie, cespugli, sottobosco e arbusti, nonché ogni altra possibile fonte d’incendio, rifiuti compresi, assicurando lungo i confini una fascia frangifuoco di almeno 10 metri.
I proprietari o detentori frontisti di fondi laterali alle strade comunali, provinciali, regionali e vicinali, di aree pubbliche o gravate da servitù di uso pubblico, sono invece obbligati alla pulizia dei terreni per una fascia frangifuoco non inferiore a 50 metri. Gli stessi hanno anche l’obbligo di provvedere ad una regolare potatura, assicurando l’eliminazione di rami e tronchi secchi, la riduzione o l’eliminazione dei rami vicino abitazioni o cavi elettrici.
Pesanti le sanzioni amministrative previste per i trasgressori: vanno da 103,29 euro a 413,17 nel caso di mancata pulizia dei terreni, ammontano a 150 euro per la mancata creazione e il mantenimento di una fascia frangifuoco, oscillano da 105 a 620 euro per la mancata pulizia di aree colte e incolte dai rifiuti. Nel caso di procurato incendio con attività che determinano anche solo potenzialmente l’innesco del fuoco, tra il 30 maggio e il 30 settembre, la sanzione va da 1.032 a 10.329 euro.
«Le aree verdi del Comune di Castellabate rappresentano un patrimonio di inestimabile valore per tutti, residenti e turisti – spiega il sindaco Maurano – Chi possiede un terreno è chiamato a contribuire attivamente e a prevenire il possibile diffondersi di incendi».

L’ordinanza prevede che i materiali di risulta derivanti della ripulitura non possono essere bruciati, se non previa comunicazione e sotto sorveglianza. L’attività è comunque vietata dal 30 maggio al 30 settembre, per cui i materiali dovranno essere portati nei centri di raccolta. Nello stesso periodo è vietato bruciare le stoppie delle colture, gli arbusti e le erbe lungo le strade, salvo autorizzazione.
I proprietari, gestori e conduttori di campeggi, villaggi e alberghi sono tenuti a realizzare lungo il confine con le aree boscate una fascia di protezione larga 20 metri, sgombra di erba secca e ogni materiale infiammabile, ovvero adottare sistemi di difesa antincendio, anche con dotazioni mobili provviste di cisterne e motopompe, attrezzate su veicoli, per eventuali interventi di spegnimento.
Sono vietati, altresì, i comportamenti che possono determinare pericolo, come accendere fuochi (tranne nelle aree attrezzate), fumare, gettare fiammiferi o sigarette accese, inoltrarsi o sostare con le auto nelle suddette aree con la marmitta a contatto con l’erba secca, abbandonare rifiuti nei boschi e in discariche abusive.

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