Castelnuovo Cilento, Amina «maltrattata» perchè «fidanzata e occidentale»: aperta inchiesta
| di Luigi MartinoUn caso di denuncia di maltrattamenti e minacce ai danni di una giovane ragazza marocchina, Amina, ha scosso la comunità di Castelnuovo Cilento nelle ultime settimane. Il caso è arrivato alla ribalta della cronaca nazionale. La diciottenne, da poco laureatasi con il massimo dei voti alla Maturità presso il liceo scientifico ‘L. da Vinci’ di Vallo della Lucania, si è allontanata dalla famiglia dopo aver rivelato di essere stata oggetto di violenze e minacce a causa del suo comportamento «troppo occidentale» e della scoperta da parte della famiglia del fatto che Amina fosse fidanzata.
Indagini in corso
L’apertura di un’inchiesta da parte della procura della Repubblica del tribunale di Vallo della Lucania, è venuta alla luce grazie alla testimonianza del sindaco Eros Lamaida, che conosceva personalmente il padre di Amina, scomparso alcuni anni fa, descritto come una «persona perbene e un gran lavoratore». Lamaida ha ricordato la cerimonia di consegna della cittadinanza italiana alla giovane ragazza, sottolineando la sua solare personalità e la determinazione a raggiungere i propri obiettivi.
Il punto di rottura
La situazione è precipitata circa tre mesi fa, quando la famiglia ha scoperto dell’esistenza di un fidanzato nella vita di Amina e del suo desiderio di vestirsi in modo simile alle giovani occidentali. Questa rivelazione ha scatenato un incubo per la giovane, che ha subito gravi maltrattamenti verbali e fisici da parte dei propri familiari. Le parole dure e gli atteggiamenti violenti hanno ferito profondamente Amina, facendole sentire di aver portato “disonore” alla famiglia e ricevendo minacce spaventose.
L’idea di Amina
Per far fronte alle difficoltà e sostenere i propri progetti di vita, Amina ha avuto il coraggio di lanciare una raccolta fondi su GoFoundMe. Nel post che accompagna la campagna, la giovane racconta le atrocità subite e il suo sogno di frequentare l’università e laurearsi in medicina. La notizia ha rapidamente attirato l’attenzione della comunità locale, e le donazioni hanno iniziato a moltiplicarsi in modo significativo.
L’amministrazione locale ha preso seriamente il caso e Amina è stata indirizzata a un Centro Antiviolenza del Piano di Zona di Vallo della Lucania, dove può ricevere il supporto necessario. Allo stesso tempo, la Procura di Vallo della Lucania ha avviato un’indagine per far luce sui maltrattamenti subiti dalla giovane ragazza.
Il sindaco Eros Lamaida si è espresso sulla vicenda, dichiarandosi pronto a mediare tra Amina e la sua famiglia, con l’obiettivo di trovare una soluzione che consenta alla giovane di perseguire i suoi sogni e allo stesso tempo ristabilire la serenità nel nucleo familiare.
La forza di Amina
Nonostante la raccapricciante esperienza subita, Amina è decisa a non lasciare che le minacce e le violenze le impediscano di realizzare i suoi obiettivi. La raccolta fondi continua a ricevere il sostegno della comunità, dimostrando la solidarietà e l’empatia verso la giovane ragazza.
Da parte della famiglia di Amina, al momento, non sono giunti commenti sulla vicenda. La famiglia risiede in una casa popolare a Castelnuovo Cilento, ma la situazione è ancora incerta e il coinvolgimento delle autorità e dei servizi sociali è essenziale per garantire la sicurezza e la protezione della ragazza.
La storia di Amina è un monito sulle difficoltà che alcune giovani donne possono affrontare nell’affermare la propria identità e perseguire i propri sogni. La comunità locale sta dimostrando un forte sostegno nei confronti della giovane ragazza, auspicando un futuro luminoso e libero dalla violenza per Amina.
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