Metti una sera d’agosto, sotto un ciliegio maestoso, sull’aia per sedersi delle balle di fieno a mo’ di anfiteatro. Metti una sera d’agosto, accarezzati da un’aria frizzantina, che il contastorie valdianese si mette a parlare di “sessualità e amore”, novello Freud cui sembra lontanamente somigliare per la barba e per l’aura di saggezza che lo circonda