Centenari del Cilento, nei loro volti il racconto di un secolo
| di Marianna ValloneUomini e donne testimoni di un’epoca che ha conosciuto grandi guerre, straordinarie scoperte e uomini gloriosi. Nonna Rosa da Moio della Civitella, nonno Domenico di Tortorella, zia Clorinda da Morigerati, sono solo alcuni dei cento volti che l’artista Domenico Malatesta ha ritratto in un volume fotografico dedicato ai longevi del Cilento, prodotto dal Gal Casacastra per raccontare un territorio da un altro punto di vista, quello di chi lo vive da un secolo. Il volume, dal titolo 100 di 100 – Vite centenarie nel Cilento, è un viaggio attraverso gli sguardi, i sorrisi e i gesti di cento persone che hanno contribuito alla storia di un territorio, oggi patria della Dieta Mediterranea e del vivere a lungo. Malatesta è andato alla ricerca di quel filo comune e lo ha immortalato in cento straordinari scatti. Così a tutta pagina in bianco e nero emerge tutta la vitalità di quelle persone. Nei loro volti c’è molto di più di ricordi contadini e di un vivere lento: anime semplici che portano in faccia il Novecento, quello dei paesini dell’entroterra, i sacrifici, la bellezza.
Il volume è stato presentato ieri alle 11:30 a Roma nella sala Tatarella della Camera dei Deputati. Sono intervenuti, oltre al sindaco Aldo Luongo ideatore del progetto, Pietro Forte, presidente del Gal Casacastra, Danilo Malatesta, che ha realizzato le foto, Tommaso Pellegrino, presidente del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, Domenico Della Porta, direttore del Dipartimento di Prevenzione, in rappresentanza dell’Asl Salerno, Salvatore Di Somma, coordinatore del progetto di ricerca scientifica C.I.A.O. sullo studio della longevità nel Cilento, Carmelo Stanziola, consigliere provinciale e Nicola Provenza, deputato componente della Commissione Affari Sociali della Camera.
Il prossimo step sarà realizzare una mostra fotografica itinerante da portare anche a Matera 2019 e nelle principali sedi istituzionali.
«L’idea – ha spiegato Luongo, sindaco di Cuccaro Vetere e ideatore del progetto – è quella di presentare il Cilento, con la sua gente, con il suo ambiente sano, le sue bellezze paesaggistiche, le sue eccellenze enogastronomiche, la sua ospitalità e l’accoglienza, in modo insolito, attraverso i nostri Centenari che con i loro volti, le loro espressioni e la loro quotidianità invitano a venire nel Cilento dove si vive bene, dove si vive 100 anni».
«Questo lavoro sulla longevità, nato con l’obiettivo di coniugare ricerca scientifica e promozione territoriale – ha spiegato il presidente del Gal Pietro Forte – attraverso gli occhi, le storie e la vita dei centenari che lo popolano, veicola meglio di qualsiasi altra indagine, l’immagine del nostro Cilento, cuore del Parco del Cilento, Vallo del Diano e degli Alburni, considerato dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità».
Nato come studio circoscritto ai ventiquattro comuni del Gal Casacastra, ne ha poi superato i confini fino a estendersi a un’area di quaranta comuni, disseminati lungo la costa, nell’entroterra collinare e nella bassa montagna. «In un’epoca in cui progresso e scienza continuano a rincorrere il vecchio sogno della scoperta dell’elisir di lunga vita – ha aggiunto Forte – questo percorso ci ha portati a toccare con mano che la longevità non è un prodotto di laboratorio. Bensì è il risultato di un mix di condizioni fisico/ambientali e stili di vita. Incidono in egual misura l’integrità della natura, la salubrità del clima, l’esercizio di una vita attiva, la moderazione, le scelte alimentari, ma anche quel corredo di valori come la famiglia, la religiosità, il dialogo, laddove continuano a resistere alla spersonalizzazione del nostro tempo».
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