Ceraso, donna aggredita: «Le urla fino alla chiesa. Se lo trova il figlio, non so che fine fa»

«Abbiamo udito le urla dalla chiesa, è stata una cosa terribile», racconta Luisa (nome di fantasia), una residente di Ceraso che conosce i dettagli del tentativo di violenza sessuale avvenuto in una strada rurale del piccolo borgo del Cilento. La vittima, una donna di 45 anni, è stata brutalmente aggredita da un giovane di circa 30 anni, attualmente irreperibile.

Secondo quanto emerso, l’aggressore viveva da tempo nella zona, ospite di uno zio, e sarebbe noto per comportamenti disturbanti. «Sono anni che semina panico qui, rendendosi protagonista di episodi spiacevoli», aggiunge Luisa con la voce tremante. La donna, ora ricoverata all’ospedale di Vallo della Lucania, avrebbe cercato disperatamente di difendersi mentre l’uomo, dopo aver tentato di abusare di lei, l’avrebbe colpita violentemente con un paletto.

La paura corre tra le strade di Ceraso, una comunità piccola e solitamente tranquilla, ora sconvolta da questo brutale atto di violenza. «Non è possibile vivere così, in paesi così piccoli non c’è nessuno che ci tuteli», continua Luisa, esprimendo il senso di impotenza che si respira tra i cittadini. La preoccupazione è palpabile: «Spero che lo trovino le forze dell’ordine e non il figlio della donna, altrimenti non so che fine fa».

Nel frattempo, le forze dell’ordine sono alla ricerca del responsabile, mentre la comunità attende con ansia che l’uomo venga assicurato alla giustizia. «Lo devono trovare subito, deve pagare per quello che ha fatto. Giorni fa mi chiese un passaggio per arrivare a Vallo della Lucania. Lo fa con tutti. E’ pericoloso», conclude Luisa, riflettendo il sentimento di rabbia e dolore che si è diffuso tra i residenti.

La situazione rimane tesa, con tutti gli occhi puntati su un paese che mai si sarebbe aspettato di dover affrontare un dramma simile.