Ceraso, operaio morto schiacciato da un albero: assolto il titolare accusato di omicidio colposo
| di Luigi MartinoSi è concluso nel tardo pomeriggio di ieri, venerdì 29 novembre 2024, con l’assoluzione perché il fatto non sussiste, il processo a carico di R.A., titolare di un’impresa boschiva, accusato di omicidio colposo aggravato dalla violazione delle norme antinfortunistiche. L’accusa era legata alla morte di V.L., un lavoratore rumeno di 40 anni, schiacciato da un albero nel marzo del 2016 durante un incidente sul lavoro.
Secondo le prime indagini, V.L. sarebbe stato impiegato “in nero” da una ditta di Ceraso impegnata in lavori boschivi. Tuttavia, il titolare dell’impresa boschiva ha sempre sostenuto che la vittima non fosse un suo dipendente. L’uomo, infatti, al momento dell’incidente, si trovava in compagnia di un connazionale, G.A., che, inizialmente, aveva fornito una versione dei fatti del tutto inattendibile riguardo al luogo del sinistro. Questo fatto aveva portato anche G.A. sotto processo, sebbene fosse rimasto irreperibile per tutta la durata del giudizio.
Dopo otto anni di battaglie legali, ieri è giunta la sentenza del giudice monocratico presso il Tribunale di Vallo della Lucania, che ha assolto R.A. per non aver ritenuto provata la sussistenza del rapporto di lavoro subordinato tra il titolare e la vittima. L’elemento fondamentale, per stabilire la responsabilità penale del datore di lavoro, non è stato ritenuto dimostrato, e così il processo si è concluso con l’assoluzione del titolare dell’impresa boschiva, difeso dall’avvocato Vincenzo Speranza.
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