Ceraso, Paolo non ce l’ha fatta: il cucciolo soccorso e curato dai cittadini è morto in clinica

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Ceraso, Paolo non ce l’ha fatta: il cucciolo soccorso e curato dai cittadini è morto in clinica

Paolo, il cane diventato simbolo di affetto e identità del piccolo borgo cilentano di Ceraso, non ce l’ha fatta. Il fedele animale è morto ieri sera nella clinica veterinaria di Roccagloriosa, dove era stato trasportato d’urgenza dopo essere stato trovato in gravi condizioni. La notizia ha sconvolto la comunità, che ora chiede risposte sulle circostanze del decesso.

Inizialmente si era parlato di ferite causate da colpi d’arma da fuoco, ma questa ipotesi è ancora tutta da verificare. Per chiarire quanto accaduto, l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Aniello Crocamo, ha richiesto un esame autoptico. «È fondamentale fare piena luce sulla vicenda – ha dichiarato il primo cittadino –. La comunità è profondamente turbata e merita risposte chiare, sia per onorare la memoria di Paolo che per garantire giustizia».

Paolo non era un cane qualsiasi: era un vero e proprio membro della comunità. Amato da tutti, girava libero per le strade del paese, offrendo una presenza rassicurante e familiare. Non apparteneva a nessuno in particolare, ma era stato idealmente adottato da tutti, diventando un simbolo del borgo.

L’allarme era scattato dopo una telefonata anonima giunta agli uffici comunali, che segnalava il cane gravemente ferito. Immediatamente il personale del Comune era intervenuto per soccorrerlo e trasportarlo presso la clinica veterinaria. Nonostante l’impegno dei medici, Paolo non è sopravvissuto a un delicato intervento chirurgico.

La comunità, già scossa dall’ipotesi di un atto violento, attende ora con ansia i risultati dell’autopsia, che dovranno chiarire se la morte del cane sia stata causata da un gesto deliberato o da un incidente. Per il piccolo borgo cilentano, Paolo era molto più di un animale: rappresentava un legame di affetto e condivisione che ora sembra spezzato.

La speranza è che presto si faccia luce su questa triste vicenda, restituendo almeno un po’ di serenità agli abitanti e rendendo giustizia a un amico che non sarà mai dimenticato.

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