Cervati, i più piccoli sulla vetta più alta della Campania per scoprire il monitoraggio degli uccelli migratori
| di RedazioneL’esperienza unica dei piccoli di Sanza nel campo studio di MigrAndata – Cervati Sanza – L’idea è quella di far vivere una giornata indimenticabile a contatto con la natura scoprendo un mondo sconosciuto. Parte di qui l’iniziativa promossa dal Comune di Sanza, con il supporto dell’Associazione Le Tre T del Cervati e dell’Arciconfraternita Maria SS della Neve, che ha dato la possibilità a decine di bambini di trascorrere una giornata intera sulla vetta del Monte Cervati per seguire da vicino le attività dl monitoraggio degli uccelli migratori sulla vetta della Campania. Bambini ospiti del campo studio di MigrAndata – Cervati, in corso a Sanza per l’analisi delle migrazioni di andata negli ambienti di alta quota, proprio sul monte Cervati, nel cuore del Parco Nazionale del Cilento.
L’iniziativa curata dall’Associazione ARDEA APS, approvata dall’ISPRA ed autorizzata dalla Regione Campania, è supportata dal Comune di Sanza. Nei giorni scorsi decine di ragazzini di Sanza hanno potuto seguire lo studio e l’anellamento dei volatili in quota, finalizzati a descrivere la migrazione degli uccelli nei contesti di alta quota per intercettarne caratteristiche e problematiche. La stazione di inanellamento situata sul Monte Cervati a 1880 m.s.l.m., nel comune di Sanza è una delle pochissime stazioni d’alta quota presenti in Italia; si aggiunge a quelle alpine, che operano dal 1997 sui valichi montani e che fanno parte del Progetto Alpi; e all’unica stazione dell’Appennino, che dal 2003 opera sull’altopiano di Campo Imperatore – Gran Sasso. In tutto l’appennino meridionale tale indagine non è stata mai condotta, pertanto Migrandata – Cervati sposta più a sud la raccolta dei dati sulla migrazione degli uccelli in alta quota, istituendo così il primo presidio di questo tipo per il Mezzogiorno. Il campo base è collocato nei pressi del santuario della Madonna della Neve.
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