Chi è Franco Alfieri, il sindaco ‘delle fritture’ finito in manette. Perchè il suo arresto era già nell’aria
| di Luigi MartinoFranco Alfieri, noto politico salernitano del Partito Democratico e attuale presidente della Provincia di Salerno e sindaco di Capaccio-Paestum, è stato arrestato questa mattina all’alba dalla guardia di Finanza in un’inchiesta per turbativa d’asta e corruzione. A gennaio il suo nome era stato iscritto nel registro degli indagati nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Salerno su due appalti comunali che coinvolgono la società Dervit, vincitrice delle gare, e la Alfieri Impianti, riconducibile alla sua famiglia. In quel giorno di fine gennaio, gli uffici del sindaco furono perquisiti dalla Guardia di Finanza. Oggi, invece, la visita della Fiamme gialle ha portato ad esiti ben diversi.
Chi è Franco Alfieri
Alfieri, che ha raggiunto il primato di essere stato sindaco di tre comuni diversi – Torchiara, Agropoli e Capaccio-Paestum – continua a portarsi dietro l’etichetta di “re delle fritture”. Questo soprannome, risalente al 2016, è diventato celebre grazie a un audio del governatore della Campania, Vincenzo De Luca. Durante un incontro a Napoli con oltre 300 amministratori locali per la campagna referendaria di Matteo Renzi, De Luca elogiò Alfieri per le sue doti “clientelari” e suggerì ironicamente di usare ogni mezzo, anche offrendo fritture di pesce, per portare i cittadini alle urne a votare per il “Sì”.
I record
Nonostante Alfieri abbia cercato di scrollarsi di dosso questo soprannome, il suo nome è rimasto legato all’episodio. In più, con un percorso politico da record, Alfieri ha costruito una carriera elettorale solida, macinando consensi grazie a una forte rete di contatti e rapporti personali. Lo stesso Alfieri ha spesso dichiarato che il suo successo elettorale è dovuto alla conoscenza diretta degli elettori, rifiutando il legame con l’ormai celebre “battuta della frittura”.
A palazzo Sant’Agostino
Durante il suo mandato come presidente della Provincia di Salerno, Alfieri ha fatto del contrasto all’autonomia differenziata del Sud una delle sue battaglie principali, in linea con le politiche del suo mentore De Luca. Tuttavia, in più di un’occasione, Alfieri ha fatto scalpore per le sue dichiarazioni, come quando durante un dibattito pubblico dichiarò che “la democrazia fa rima con l’idiozia”, criticando aspramente i comitati contrari alla costruzione di una bretella tra Eboli e Agropoli.
Il terzo mandato
Infine, mentre De Luca continua a lottare per il terzo mandato alla guida della Regione Campania, Alfieri ha risolto il “problema” in modo diverso, cambiando semplicemente comune e continuando il suo percorso politico in un’altra località. Questa capacità di adattamento ha permesso ad Alfieri di restare saldamente sulla scena politica, nonostante scandali e critiche. Resta ora da vedere come si evolverà l’indagine in corso e quali saranno le conseguenze politiche per il “sindaco dei record”.
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