Chiude il ristorante ‘Il Sinodo’ a Vallo della Lucania, Calvosa: «Ai dipendenti soluzioni alternative»
| di Antonio VuoloDal prossimo 5 agosto, il ristorante “Il Sinodo“, di proprietà della Diocesi di Vallo della Lucania, cesserà la sua attività. La notizia, trapelata da alcuni giorni, ha suscitato preoccupazione tra i residenti, soprattutto per il futuro dei cinque dipendenti del locale, operante da anni. Monsignor Vincenzo Calvosa, vescovo della Diocesi, è intervenuto ieri per fare chiarezza e calmare le polemiche.
“Il nostro auspicio è che la chiusura del ristorante sia solo temporanea, in attesa di nuove forme gestionali,” ha spiegato il vescovo. “Ai dipendenti sono state prospettate alcune soluzioni alternative affinché nessuno resti senza opportunità lavorative.” Finora gestito direttamente dalla Diocesi, il ristorante è stato oggetto di riflessioni nei vari Organismi collegiali negli ultimi mesi.
“In comunione con il Collegio dei consultori e il Consiglio degli affari economici, e dopo attente valutazioni e analisi, abbiamo deciso di cessare le attività commerciali con gestione diretta,” ha dichiarato monsignor Calvosa. Ha anche descritto le soluzioni offerte ai dipendenti: passare a una gestione diretta del ristorante oppure valutare proposte d’impiego in strutture private disponibili all’assunzione. “Ringrazio vivamente queste strutture per la loro apertura,” ha aggiunto.
Tuttavia, i lavoratori non hanno accolto la prima opzione e stanno ancora valutando la seconda. “Oltre alla preoccupazione di trovare una soluzione occupazionale per gli attuali dipendenti,” ha aggiunto monsignor Calvosa, “il nostro augurio è che il ristorante possa riaprire presto con una nuova gestione, affidata a imprenditori o a una cooperativa di giovani. Desideriamo che l’attività riparta e continui a offrire un servizio sostenibile alla comunità vallese.”
La chiusura de “Il Sinodo” rappresenta un cambiamento significativo per la comunità, ma il vescovo Calvosa ha rassicurato che altri servizi della Diocesi, come la mensa “Divina Provvidenza”, continueranno senza interruzioni. La mensa proseguirà il suo prezioso servizio a sostegno di chi vive in situazioni di svantaggio economico.
©Riproduzione riservata