Cilentana bloccata da operai Yele, Valiante: «Sul fatto speculano politici di Vallo della Lucania»
| di Luigi Martino«Personalmente non sono interessato ad alimentare la polemica che sta crescendo ultimamente, ritengo più importante la risoluzione concreta delle problematiche relative al servizio della raccolta dei rifiuti del Cilento e della questione dei lavoratori occupati, a differenza di quanti interessati maggiormente ai consigli di amministrazione». Comincia così la lettera nella quale il parlamentare Simone Valiante condivide «una breve riflessione sulla questione della società Yele». «Sono profondamente convinto – continua Valiante – che il commissario liquidatore Vitale e il presidente della Provincia Canfora trovino la migliore soluzione per tutelare al meglio tanto i lavoratori della Yele, quanto quelli del Consorzio rifiuti che, dimenticati da qualcuno, non percepiscono ormai da molti mesi il loro stipendio. Mi sembra quanto mai utile ricordare che, come previsto dalla legge, con la costituzione degli “Ato”, la società Yele, andrà a scioglimento, società che, tra l’altro, in questo momento, non gestisce il servizio della maggioranza dei comuni del territorio».
Nella giornata di ieri, mercoledì, quasi duecento operai della Yele hanno bloccato la strada provinciale 430, meglio conosciuta con il nome di ‘Cilentana’. Il blocco è stata l’esplosione della protesta. Il 31 dicembre la società verrà chiusa e gli operai vantano diverse mensilità. C’è chi addirittura deve avere 18 stipendi. Ma il problema principale riguarda l’occupazione. I lavoratori, infatti, vogliono avere certezze sul proprio futuro. «Trovo fuorviante, inoltre, – continua nella lettera Valiante – definire quanto sta accadendo “guerre tra bande” perché l’ecumenismo di certi comportamenti e le dichiarazioni apparentemente prudenti potrebbero essere finalizzate a difendere sia accordi politici, che qualcuno vuole evidentemente realizzare sulla città’ di Vallo, sia il condizionamento del Sindaco nei rapporti col suo vice che, per quanto ci riguarda, sta diventando anche elemento di riflessione politica sul futuro della città e sulle scelte che l’amministrazione, sostenuta da sempre con lealtà, sarà chiamata a compiere. Alla luce di queste considerazioni – conclude il politico – sembra evidente che i lavoratori e il loro futuro sono interesse di pochi in questo momento, tanto è vero che, eccetto il sottoscritto (che ha inoltrato un’interrogazione alla Regione Campania tramite il Ministero ancora senza risposta) nessuno si è pronunciato o si pronuncia sull’impianto chiuso a Vallo Scalo che generava lavoro vero e non clientela. Vi saluto augurandomi che questa mia breve riflessione sia d’aiuto ad alimentare un dibattito sano, finalizzato alla risoluzione delle problematiche che attanagliano la città di Vallo che, come anche il Sindaco Aloia sa, è a me molto cara».
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