Cilento, acqua scarsa e investimenti insufficienti. Maione: «La frammentazione è il problema»

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Cilento, acqua scarsa e investimenti insufficienti. Maione: «La frammentazione è il problema»

«Da tempo sento dire che il Sud ha sete ma gli investimenti finiscono al Nord e sempre più spesso mi viene chiesto il perché. A mio avviso la frammentazione della gestione percentualmente maggiore al sud rende difficile attrarre finanziamenti per investimenti pur essendocene normativamente tutti i presupposti. Rispetto alla media nazionale di investimenti nel settore idropotabile pari a circa 40 € per abitante, peraltro ben inferiore a quella europea che è di 80 € per abitante, in alcune aree del sud non si superano i 10 € pro-capite». Lo ha dichiarato Gennaro Maione, presidente di Consac Gestione idriche nel corso del convegno organizzato da “Servizi a Rete Tour” dal titolo “La visione industriale del servizio idrico integrato per superare il water divide e creare valore nel rispetto delle persone e dell’ambiente”.

«E questo naturalmente contribuisce ad accrescere il divario fra nord e sud del paese – continua Maione -. D’altronde non è sostenibile immaginare di colmare tale divario con investimenti esclusivamente finanziati in tariffa; il tessuto sociale non riuscirebbe a sostenerlo. La soluzione? Superare la frammentazione nella gestione del SII riconducendola ai soli gestori legittimati, Immaginare a quel punto processi di aggregazione che possano favorire economia di scala con conseguente efficientamento dei processi; Rendere strutturali finanziamenti nel SII consentendo in tal modo ai gestori di programmare la pianificazione degli interventi potendo contare su risorse dedicate certe nel tempo; Semplificare le procedure operative per attingere alle risorse dei finanziamenti oggi troppo farraginose che costringendo i gestori ad esposizioni debitorie insostenibili ne dissuadono i comportamenti virtuosi proattivi e semplificare al massimo le procedure di rilascio delle concessioni da parte degli organi tutori per interventi su suolo, assolutamente incompatibili con i brevissimi tempi a disposizione per l’esecuzione degli interventi” chiosa Maione.

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