Cilento, al via “Food & Climate Shapers Boot Camp”: formazione per attivisti del clima del Future Food Institute con Fao
| di Antonio VuoloDal 6 al 12 settembre prenderà il via nel Cilento, in provincia di Salerno, la seconda edizione del “Food & Climate Shapers Boot Camp – Mediterraneo Edition”: l’innovativo progetto formativo dedicato ai temi della Dieta Mediterranea e della rigenerazione ecologica integrale, organizzato dal Future Food Institute, in collaborazione con la FAO e-learning Academy. Il programma mira a formare una nuova classe di giovani attivisti con profili multidisciplinari, e trasferire loro competenze specifiche per co-progettare strategie e innovazioni tangibili che accelerano l’azione sul clima, facilitando la transizione della società verso il quadro dello sviluppo sostenibile.
I protagonisti dell’edizione 2021 sono giovani provenienti da tutto il mondo con un’età media di 20 anni: una ventina tra liceali italiani, coinvolti nel progetto Trame mediterranee, e studenti stranieri provenienti da Turchia, Austria, Ghana, Germania, USA, Colombia, Argentina e Repubblica Domenicana che vivranno per una settimana a Pollica per imparare sul campo cosa s’intende per transizione ecologica e acquisire nuove competenze nella battaglia alla crisi climatica.
Il Cilento è una delle più importanti riserve di biodiversità e diversità culturale dell’intera area del bacino del Mediterraneo. La complessità biologica è il risultato di una lunga storia evolutiva tra Natura e Uomo. L’uomo, con le sue millenarie attività tradizionali, come l’agricoltura e la pastorizia, ha contribuito a plasmare paesaggi ed ecosistemi naturali, creando uno straordinario sistema di equilibri. Una preziosa biodiversità da conoscere per trarre le indicazioni utili a progettare un futuro sostenibile. Per queste motivazioni il Parco Nazionale del Cilento è stato il primo, in tutta l’area del bacino del Mediterraneo, ad essere inserito nel prestigioso elenco del programma UNESCO MAB (Man and Biosphere) e a ricevere la qualifica di Patrimonio dell’Umanità.
In questo contesto si inserisce l’intero percorso del boot camp che si svilupperà a Pollica, quartier generale del Paideia Campus, in una settimana ricca di lezioni, iniziative e appuntamenti speciali che connetteranno le eccellenze di Velia e Marina di Camerota. Tra la cerimonia di apertura presso il sito archeologico UNESCO di Camerota, vere e proprie esplorazioni nel cuore del Parco Nazionale del Cilento e l’hackathon che si terrà presso il Castello dei Principi Capano di Pollica, oggi sede del “Centro Studi della Dieta Mediterranea ‘Angelo Vassallo’, i partecipanti potranno interagire per tutta la durata del percorso con esperti, ricercatori, startupper dell’agroalimentare e rappresentanti di istituzioni internazionali. Gli studenti avranno, inoltre, la possibilità di lavorare a stretto contatto con la comunità locale, attraverso missioni alla scoperta delle tipicità cilentane e degli ingredienti cardine della Dieta mediterranea.
Il progetto, inserito nel calendario di iniziative promosse dal Ministero per la Transizione Ecologica “All4ClimateItaly”, sul tema della sostenibilità, in vista della pre COP26 a Milano, è stato insignito del più importante premio internazionale sull’innovazione nella formazione internazionale, conferito da GoAbroad Foundation a Washington DC. Il Boot camp, inoltre, è stato riconosciuto buona pratica da parte dell’Unione europea.
Vita mediterranea: esplorazione del territorio alla scoperta delle origini
La giornata inaugurale si aprirà nel pomeriggio di lunedì 6 settembre a Marina di Camerota con un viaggio alla scoperta dei tesori, dei valori e delle virtù della vita mediterranea, per comprendere i processi evolutivi di uno stile di vita, quello della Dieta mediterranea, riconosciuto a livello globale come più sano e sostenibile. Fondata nel VI sec. a.C. dai Focei, la stessa popolazione greca che fondò la città di Elea – Velia, Marina di Camerota si adagia in un arco di costa fitta di ulivi di epoca saracena, incastonata tra due piccoli promontori sormontati da torri e si caratterizza per la natura selvaggia, i profumi mediterranei, le coste frastagliate, le calette dalle acque cristalline, isolotti, torri di avvistamento, grotte di terra e di mare, ricche del fascino misterioso che affonda le radici nella preistoria.
“Le origini” è il nome di questa tappa a Marina di Camerota, sottolineando così l’immersione dei partecipanti nelle radici storiche della dieta mediterranea, che in tale destinazione emergono chiaramente attraverso i ritrovamenti archeologici, che hanno attirato l’interesse scientifico internazionale, tuttora presenti nelle tante grotte paleolitiche dell’area. In particolare gli studenti avranno l’occasione di visitare due grotte:
- la Grotta della Cala. La forma di questa caverna ricorda una clessidra. Ciottoli in osso testimoniano la presenza dei nostri antenati Neandertaliani che nel Paleolitico medio hanno abitato la grotta. Lasciata poi in eredità all’Homo Sapiens, la grotta ha vissuto un utilizzo più sistematico. Si viveva di caccia a quel tempo; per tale motivo sono stati ritrovati vari strumenti in pietra, come grattatoi e punte d’orso, resti faunistici, conchiglie marine usate come ornamenti, manufatti in osso e focolari. Le tracce rinvenute nel sito permettono di ricostruire mentalmente stili di vita, lontani da noi 20.000 e 40.000 anni fa
- la Grotta della Serratura. Il nome è legato alla caratteristica forma dell’apertura, quella della serratura di una porta. Abbastanza profonda, la grotta è stata abitata durante il Paleolitico superiore e il Neolitico. Fori provocati da piccoli molluschi, i litodomi, e solchi lasciati dalle acque marine sostengono la tesi che la grotta della Serratura è stata, nel corso dei millenni, sommersa dalle acque. Custode di resti di fauna, la grotta porta di segni dei vari cambiamenti climatici, come l’insabbiamento della costa con la presenza di stagni, poi rinvasi dal mare nel Mesolitico.
Rigenerazione ecologica e integrale: alla scoperta delle pratiche agricole sostenibili
Il Boot camp prevede una serie di lezioni sul campo che permetteranno agli studenti di conoscere da vicino le icone del Mediterraneo e comprenderne l’importanza della loro salvaguardia per la stessa sussistenza dell’ecosistema.
- APICOLTURA
Visita all’Azienda Agricola Volpe. Gli studenti saranno accompagnati da Pasquale, ultimo apicoltore di San Mauro Cilento, in questo viaggio alla scoperta della biodiversità. Architetto per istruzione e professione, educa le persone sulla bellezza del sistema sociale e architettonico delle api. Durante i suoi 20 anni di esperienza, ha appreso con passione che, attraverso un approccio di biomimetica sociale, l’uomo può imparare dalle api come funziona una società organizzata e funzionante, come la natura ha selezionato lentamente la soluzione migliore per l’ambiente locale, come funzionano davvero le sinergie e come utilizzare soluzioni basate sulla natura per ripristinare l’ambiente fornendo anche buon cibo per le persone.
- MUNGITURA E CASEIFICAZIONE
Visita allaTenuta Chirico, caseificio innovativo a conduzione familiare che produce anche biocarburante. L’azienda agricola e zootecnica è situata nel Comune di Ascea, nei pressi del Parco Archeologico di Velia, l’antica città di Elea, terra prediletta dai filosofi Parmenide e Zenone. L’aria che si respira nei terreni della Tenuta Chirico è quella delle colline di macchia mediterranea, tipica del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, oleosa di mirto, lentisco, finocchietto selvatico e ginestra. Il luogo sarà la cornice per un’esperienza pratica sulla produzione sostenibile di latte e formaggio, imparando come l’economia verde e circolare può aprire la strada alla conservazione del patrimonio alimentare tradizionale
- PICCOLA PESCA
Visita all’azienda Alici di Menaica di Donatella Marino, piccola azienda a conduzione familiare che si occupa della lavorazione e vendita di prodotti ittici e pesce locale conservato e lavorato secondo antiche tradizioni. Esiste un’antica tecnica di pesca, un tempo diffusa su tutte le coste del Mediterraneo, che sopravvive in poche località d’Italia. Uno di questi è il Cilento, in particolare a Marina di Pisciotta, un piccolo paese sulla costa, a metà strada tra Velia e Capo Palinuro, grazie al lavoro di un gruppo di pescatori – non più di sette o otto barche – che escono in mare di notte con barca e rete (entrambe si chiamano menaica o menaide, anticamente minaica).Le acciughe salate di menaica si distinguono per la loro polpa chiara che tende al rosa e il loro profumo intenso e delicato, che le rende assolutamente uniche.Vittorio Rambaldo (titolare del laboratorio di lavorazione di Alici di Menaica Donatella Marino) guiderà i partecipanti del Boot camp in una Med Experience, alla scoperta di questa antica tradizione.
- AGRICOLTURA RIGENERATIVA
Visita all’Azienda Agricola La Petrosa. Dopo un viaggio attraverso i sistemi di agricoltura biologica e biodinamica, ora sviluppa un’agricoltura rigenerativa coltivando una varietà di colture, tra cui ulivi, pistacchi, legumi, ortaggi locali, ma soprattutto diverse varietà di cereali. Un concetto quello dell’agricoltura rigenerativa ereditato dal passato e riportato alla luce dal duro lavoro di Salvatore Ceccarelli, un genetista italiano, secondo il quale le varietà sono un insieme di semi con un patrimonio genetico molto diversificato. Seminando ogni anno una parte del raccolto, gli agricoltori possono contare sull’alto tasso di biodiversità riscontrato dall’impollinazione incrociata spontanea di fiori e mutazioni genetiche naturali, ma soprattutto scelgono l’ambiente – considerando i sistemi di coltivazione, il micro e macroclima, il meteo, parassiti e malattie, come la pressione selettiva che ogni anno “sceglie” le piante più adatte al mutare dell’ambiente. Questi sistemi agricoli garantiscono un alto tasso di resilienza e, in definitiva, rigenerano il suolo, immagazzinando carbonio al suo interno, che a sua volta funge da generatore di vita e sviluppa ulteriore resilienza e riduce la dipendenza da input esterni.
- PIANTE OFFICINALI
Il Campus è situato nel cuore del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni una delle riserve naturali più grandi d’Europa dove grazie ai numerosi percorsi di trekking, escursioni e passeggiate botaniche gli studenti andranno alla scoperta delle risorse naturali dormienti del Cilento e delle Piante Officinali che crescono spontaneamente. L’uso delle erbe, nella tradizione mediterranea, si basa su un concetto di prevenzione molto ampio, filosoficamente ed ecologicamente; sul mantenimento della salute; sull’ecosistema locale come medicina, il cibo come medicina e sulla relazione di cura, sul “prendersi cura” a lungo termine. È parte integrante dell’identità culturale mediterranea.
La transizione ecologica nelle scuole
10,11 e 12 settembre: tre giorni di formazione e co-progettazione dedicati ai docenti e ai dirigenti scolastici degli istituti superiori
Il Paideia Campus, a Pollica, si fa ancora una volta polo sperimentale di studio e formazione per la rigenerazione ecologica integrale, e propone alle porte dell’inizio del nuovo anno scolastico, un percorso formativo pensato per i docenti, nato dalla collaborazione tra Future Food Institute e l’I.I.S. Lazzaro Spallanzani di Castelfranco Emilia (MO), che ha come finalità la ridefinizione dei profili in uscita degli studenti, per rigenerare le scuole italiane segnate profondamente da un anno e mezzo di Didattica Digitale Integrata, distanziamento sociale e conseguente deterioramento del tessuto relazionale dei giovani.
La modalità di formazione è quella promossa dal Future Food Institute: ad una fase di inspiration, dove i docenti ripercorreranno le tappe dello sviluppo del pensiero filosofico occidentale al Parco Archeologico di Velia, seguirà una fase di perspiration, dove inizieranno a definire in modo inclusivo e partecipativo le sfide della scuola di oggi. Infine, una fase di action, per delineare e co-creare in un Hackathon, insieme ai loro stessi studenti, già partecipanti del programma sperimentale intensivo di formazione esperienziale “Trame Mediterranee”, i nuovi profili in uscita per i più giovani, con l’obiettivo di accelerare la transizione ecologica nelle scuole e dare l’opportunità ai ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado italiane di ottenere gli strumenti adatti per comprendere la complessità della società del giorno d’oggi ed essere ambasciatori del cambiamento per uno Sviluppo Sostenibile ed inclusivo.
“Il Cilento rappresenta il luogo ideale che ha saputo accogliere e nutrire le prime civiltà umane, nonché supportare e favorire il continuo mescolamento e conseguente arricchimento delle culture mediterranee, fino a determinare la nascita di uno stile di vita ed un insieme di valori riconosciuti dall’UNESCO come patrimonio immateriale dell’umanità. Non è quindi un caso che questo territorio ci abbia attirati, pregni dell’esperienza maturata a livello internazionale e desiderosi, come sempre, di apportare un cambiamento diffuso, positivo ed esponenziale, capace di nutrire il territorio e accelerare la transizione per una rigenerazione ecologica integrale, di cui sia l’umanità, sia gli ecosistemi naturali hanno un disperato bisogno, dopo decenni di sviluppo insostenibile e una pandemia che ha stravolto gli equilibri mondiali.” Dichiara Sara Roversi, Presidente del Future Food Institute.
“Attraverso questo percorso formativo, che ha come centro nevralgico il nostro nuovo Paideia Campus, polo internazionale sperimentale di studio e innovazione per la Dieta Mediterranea e per una rigenerazione ecologica integrale, vogliamo inaugurare la ripartenza, dal mare in mezzo alle terre, per rigenerare suoli, mari, comunità, tradizioni, culture e tessuti sociali utilizzando proprio il cibo come nesso che connette tutto e tutti. Avere anche la responsabilità di poter formare i formatori delle nuove generazioni è un ulteriore passo che siamo fieri compiere verso nuovi modelli di apprendimento atti a stimolare un cambiamento sempre più capillare, veloce e responsabile verso un mondo più sostenibile ed inclusivo.”
“La sfida epocale di concretizzare una visione nuova per il futuro del nostro pianeta può e deve essere vinta, l’unico modo per farlo è connettere le risorse locali (spesso dormienti) e globali per recuperare un equilibrio nuovo ed integrale con il pianeta. Il punto di partenza è mettere a disposizioni delle giovani generazioni nuovi strumenti e formarli al loro utilizzo. Il Centro Studi Dieta Mediterranea – “Angelo Vassallo” ormai da tempo impegnato in azioni specifiche e nella costruzione di partenariati importanti, ha trovato nella collaborazione con il Future Food Institute la giusta via per moltiplicare gli effetti delle azioni rivolte all’ecologia integrale già in passato poste in essere, fino alla condivisione dell’iniziativa del Campus Paidea promosso dal Future Food Institute”, dichiara Stefano Pisani, Sindaco di Pollica
“Siamo davvero onorati che la FAO e il Future Food Institute abbiano scelto Camerota come destinazione ideale per inaugurare il Boot Camp internazionale su Dieta Mediterranea ed Ecología Integrale. Crediamo che tale scelta possa valorizzare il patrimonio artistico, storico e culturale della nostra cittadina, che rappresenta un luogo iconico per cominciare il percorso di apprendimento esperienziale della classe di Climate Shapers. Per questo, abbiamo messo in campo la migliore accoglienza, coinvolgendo la comunità e le eccellenze locali, in modo da integrare la prospettiva globale del progetto con quella iper locale del tessuto imprenditoriale di Camerota, permettendo per altro ai nostri ospiti di visitare alcune delle grotte più significative dal punto di vista archeologico, in modo da connotare questa prima tappa del Boot Camp come “le origini”, dell’intero contenuto che i Climate Shapers studieranno. Con l’occasione, firmeremo un protocollo d’intesa con il Future Food Institute e sono particolarmente felice di consolidare una collaborazione duratura con il soggetto internazionale che si è insediato anche a Pollica con il Paideia Campus e che tanto sta facendo sul piano dello sviluppo territoriale sostenibile integrato. Sono infatti convinto che sempre di più si debba lavorare come sistema Cilento, valorizzando l’asse Pollica, Velia, Camerota e partnership pubblico private con soggetti così competenti, rappresentano un tassello fondamentale per lavorare bene e insieme in questa direzione. Camerota è e sarà sempre dalla parte dello sviluppo sostenibile, dell’ecologia integrale e dell’attrazione di risorse qualificate sul territorio” dichiara il Mario Salvatore Scarpitta, Sindaco di Camerota
“La nostra presenza al Boot Camp di Pollica restituisce una precisa esigenza, personale prima ancora che aziendale” argomenta Lucia Bonassisa, CEO BLab. “Io non credo possano convivere la pretesa di un mondo eticamente migliore e la conservazione di un modello di sviluppo che ha mostrato tutti i suoi limiti. Credo, al contrario, che la ricerca di un nuovo equilibrio tra uomini e ambiente cominci proprio dall’importanza che attribuiamo alle cose che abbiamo intorno: questo Boot Camp si occupa sostanzialmente di formare nuove coscienze, nuove visioni e nuovi approcci alla difficile convivenza tra bisogni e doveri. BLab si occupa di sicurezza alimentare, uno dei temi principali di questo nuovo ordine di cui abbiamo tutti uno stringente bisogno. Ma l’apporto che la mia azienda intende garantire a questa trasformazione, parte innanzitutto dalla mia personale attitudine a mettermi in discussione su questioni essenziali come questa. Ecco perché abbiamo scelto di esserci, perché si tratta del nostro futuro e quindi inevitabilmente di noi”.
Lo sviluppo di capacità, la formazione, il trasferimento di competenze multi e transdisciplinari sono gli strumenti più potenti ed efficienti per abilitare il cambiamento, che è necessario mettere in campo per la sostenibilità del nostro Pianeta. E questo è esattamente l’obiettivo prevalente dei Food e Climate Shapers Boot Camp di Future Food Institute e FAO” dichiara Cristina Petracchi, Direttrice della FAO elearning Academy.
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