Cilento al voto nell’era Covid: 12 sindaci da eleggere. Occhi puntati su Regionali
| di Luigi MartinoÈ il primo voto in epoca Covid. Per giunta a settembre, con temperature ancora elevate. Logico dunque che sulla due giorni elettorale incomba l’incubo astensione. Già concretizzatosi nel forfait dei presidenti di seggio. A Napoli ieri se ne sono dovuti sostituire 250 su 884 seggi totali. Alle europee dell’anno scorso gli assenti furono meno della metà, solo 105. Altre fughe a Pomigliano, dove sono mancati 15 presidenti, a Torre del Greco (12), a Torre Annunziata (32 su 54 seggi), a Caserta (30). Si vota oggi dalle 7 alle 23 e domani dalle 7 alle 15. Effetto inverso per gli scrutatori. L’Anm ha fatto segnare ben 242 dipendenti che hanno chiesto il distacco ai seggi. Oltre il 90% delle richieste riguarda l’incarico di rappresentante di lista. L’azienda comunale di trasporti ha comunicato che «potrebbero esserci ripercussioni sul servizio» oggi e domani.
È un voto che prevede una attenzione particolare anche dal punto di vista delle forze dell’ordine. Così ieri a Napoli si è tenuto un vertice interforze, il prefetto Marco Valentini ha dato disposizione di dispiegare 2000 uomini all’interno delle sezioni elettorali di Napoli e provincia, a garanzia della sicurezza e per consentire un ordinato svolgimento delle operazioni di voto. A questi va aggiunto il personale in servizio nei diversi presidi territoriali di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza, oltre che delle polizie locali.
Come di consueto sarà garantito il diritto di voto ai pazienti ricoverati in strutture sanitarie, attraverso 17 sezioni ospedaliere, di cui 14 nella città di Napoli. Analogamente, sono previsti seggi volanti per le categorie di cittadini che hanno diritto di avvalersene ai fini dell’esercizio del voto. La Prefettura ha da tempo provveduto a fornire ai Comuni precise indicazioni perché le operazioni di voto si svolgano assicurando tutte le previste forme di prevenzione della diffusione del virus da Covid-19, con particolare riferimento al formarsi di eventuali assembramenti all’interno dei plessi. L’indicazione è, nei seggi con più sezioni, a prevedere aree di attesa all’esterno.
Ovviamente è invitato a non recarsi al seggio chi abbia più di 37,5 gradi di febbre, chi sia stato in quarantena o a contatto con positivi negli ultimi 14 giorni. Chi è in queste condizioni può esprimere il voto a casa, mettendosi in contatto con sei seggi speciali consultabili presso il sito del Comune. Chi va invece al seggio deve avere la mascherina e igienizzare le mani una prima volta all’ingresso nel locale e una seconda prima di ricevere scheda e matita. Il presidente di seggio dovrà usare i guanti per inserire la scheda nell’urna. Comunque è ora di votare. Alle urne sono chiamati oltre cinque milioni di elettori in Campania.
Per la precisione si tratta di 5.047.973 cittadini, che votano per il referendum e per le regionali, in 5.824 sezioni allestite in tutta la regione. Si vota anche in 85 comuni per eleggere il nuovo sindaco. Di questi, 26 sono sopra i 15mila abitanti e quindi potrebbero essere richiamati al voto per il ballottaggio fra quindici giorni. Complessivamente i campani che devono votare anche per il Comune sono 1.015.618. I candidati alla presidenza della Regione sono 6: Vincenzo De Luca, Stefano Caldoro, Valeria Ciarambino, Luca Saltalamacchia, Giuliano Granato, Sergio Angrisano.
Nel Cilento, Vallo di Diano e Alburni si vota per eleggere 12 nuovi sindaci e il consiglio comunale. I comuni chiamati alle urne sono: Casal Velino, Celle di Bulgheria, Ispani, Laurino, Lustra Cilento, Pertosa, Polla, Postiglione, San Giovanni a Piro, Sant’Angelo a Fasanella, Sassano, Sicignano degli Alburni.
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