Cilento, Amina: «Grazie per tutto quello che state facendo per me». Chiuso il vecchio profilo WhatsApp
| di Redazione«Grazie per tutto quello che state facendo per me». Non aggiunge altro Amina contattata telefonicamente da un’amica. La 18enne, di origina marocchina, cittadina italiana e residente dalla nascita a Castelnuovo Cilento non aggiunge altro. Conferma solo che tutto quello che ha raccontato nella sua lettera liberatoria corrisponde alla verità e riattacca velocemente il telefono. Poi il silenzio. La ragazza «picchiata, minacciata e ripudiata» dalla mamma e dalla sorella perché si è innamorata di un compagno di scuola ed ha scelto di vestire come le sue coetanee occidentali, ha fatto perdere le sue tracce e non ha nessuna voglia di farle ritrovare.
Di lei non si hanno più notizie da quando, ultimati gli esami di maturità si è allontanata da casa. Un breve soggiorno in una casa protetta nell’entroterra cilentano dove è stata accompagnata dagli assistenti sociali, poi della giovane studentessa si sono perse le tracce. Amina ha rotto, un aprima volta, il silenzio solo qualche giorno fa quando su GoFundMe ha lanciato l’appello «aiutatemi a costruirmi un futuro»: hanno risposto in tanti e finora sono stati raccolti diecimila euro.
Nel frattempo ha cambiato il numero di telefono. Quello nuovo lo ha dato solo a poche amiche. La ragazza ha chiuso anche il suo vecchio profilo di Whatsapp. Sulla pagina delle informazioni è rimasta solo una foto e come unica informazione la parola “dead” ovvero morta. È come se Amina avesse deciso di chiudere i conti con il passato.
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