Cilento, droga e criminalità: 11 condanne per traffico di stupefacenti
| di Luigi MartinoCocaina, crack, hashish e marijuana: erano queste le sostanze al centro di un vasto traffico di droga che si estendeva dal nord del Cilento fino alla Piana del Sele. Il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Salerno, Giovanni Rossi, ha emesso 11 condanne nei confronti di altrettanti imputati, con pene che oscillano tra i due e i quattro anni e mezzo di reclusione. Alcuni condannati sconteranno la pena in regime di detenzione domiciliare.
Tra i destinatari della sentenza figurano Salvatore Capaldo, Martina Iannone, Alfonso e Gerardo Morello, Ciro Tortora, Mariarosaria Naddei, Antonio Pellegrino, Maria Tramontano, Eduardo Vito Tramontano, Domenico Volpe e Telemaco Zerenga.
Secondo l’accusa, la rete di spaccio operava lungo un vasto territorio, toccando Agropoli, Capaccio Paestum, Eboli, Campagna, Battipaglia e persino alcune aree della provincia di Avellino. L’indagine è stata avviata dai carabinieri del comando provinciale di Salerno, che avevano individuato un tentativo di introdurre droga nel carcere di Fuorni.
Era il 21 gennaio 2022 quando una 50enne di Fisciano fu sorpresa con 4 grammi di cocaina nascosti negli slip e 100 grammi di hashish destinati a due detenuti. Il blitz che portò a smantellare l’organizzazione risale invece a marzo dello stesso anno, con l’emissione di 16 ordinanze cautelari.
L’inchiesta
Le indagini hanno permesso di sequestrare oltre un chilo di droga, denunciare sei assuntori e arrestare otto persone in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio. Gli inquirenti hanno inoltre scoperto che lo stupefacente veniva introdotto in carcere durante i colloqui con i familiari per essere successivamente distribuito.
Un altro elemento emerso dall’inchiesta riguarda un episodio di estorsione: un acquirente, in ritardo con il pagamento di una precedente fornitura, era stato minacciato con frasi inequivocabili intercettate dagli investigatori. “Mi devi dare i soldi. Domani a mezzogiorno, come ti ho trovato oggi, ti troverò di nuovo e stavolta non te la passi liscia. Ti passo sopra con la macchina.” La vittima, uno straniero, fu costretta a pagare 120 euro a due degli imputati nel gennaio 2022, a Capaccio.
Tecnologia e intimidazioni
Il lavoro della procura ha anche documentato l’uso di telefoni cellulari da parte dei detenuti per comunicare con l’esterno. Grazie a queste chiamate, venivano ordinate nuove forniture di droga e organizzati i pagamenti. Durante le operazioni, i carabinieri hanno sequestrato due pistole e relative munizioni.
Determinante è stata anche la denuncia di una madre, che ha raccontato di minacce ricevute dalla famiglia dopo aver scoperto stupefacenti nascosti negli slip di una persona a lei vicina.
Le condanne segnano un duro colpo per l’organizzazione, ma anche un’importante tappa nella lotta al traffico di droga che continua a insidiare il territorio.
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