Cilento e Vallo di Diano in autunno, i luoghi da visitare
| di Marianna ValloneIl Cilento e il Vallo di Diano sono ricchi di luoghi che con i colori dell’autunno diventano più belli. Ed esiste un modo per catturarne le sfumature, conservarne i suoni, le voci, e riviverne nel tempo le memorie, con le luci terse e calde, quando si offrono alla visita in tutta la loro bellezza. Ne suggeriamo in questo articolo solo alcuni, ma tutti da nord a sud, meritano una visita.
Roscigno Vecchia, che offre una prospettiva scenografica accattivante, rarefatta. Partendo dalla piazza, dedicata a Giovanni Nicotera, con la sua chiesa e la sua fontana, tutto intorno è case di pietra, botteghe, portali, archi, finestre e balconcini in ferro battuto. Ci si perde volentieri nella Pompei del Novecento, come l’hanno definita, nelle scalinate e nei vicoletti in bianco e nero. Una nitida fotografia del passato, nella quale pare ancora di vedere Dorina, la sua ultima abitante, custode di ricordi accumulati negli anni, negli attimi sempre uguali e sempre diversi del tempo. Ora tutto è rimasto intatto, fermo, in un silenzio quasi irreale. Tranne le stagioni: l’autunno colora Roscigno di sperduto fascino e leggendarie sfumature.
I chilometri si dimenticano quando ci si inoltra nella strada statale 166 che conduce da Atena Lucana a Corleto Monforte: si risveglia la voglia di natura, da vivere sui sentieri, a un passo dal cielo. Le vallate che si alternano ai panorami mozzafiato, il ritmo che rallenta e si accorda a quello della natura meno contaminata, e poi il Passo della Sentinella, situato a 936 metri sul livello del mare. Nel Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni ci sono tantissimi gioielli che vale la pena visitare. Ma tra questi Corleto Monforte è uno dei più scenografici. Un paese che sorge al cospetto di paesaggi naturali incantevoli e che mantiene intatte le antiche tradizioni.
Un luogo mistico e unico, da visitare almeno una volta nella vita, è Teggiano, gioiello medievale e culla di spiritualità, con le sue numerose chiese e i suoi musei, è riuscita a mantenersi intatta nel tempo. Da non perdere nell’entroterra del golfo di Policastro una visita a Torre Orsaia, con il suo antico lavatoio in pietra, il panorama e il simbolo indiscusso di Torre Orsaia, la torre campanaria che domina la piazza con i suoi trenta metri di altezza. Ma soprattutto è da scoprire la frazione di Castel Ruggiero, arroccata sulle pendici del monte Centaurino con una storia molto antica. Suggestivo è poi il paese dei portali, Vibonati, che conserva uno dei centri storici più belli della Campania. Gran parte può essere visitato solo a piedi, tra salite e vedute di grande bellezza. La sua particolarità risiede nei numerosi portoni in pietra di pregevole fattura dei palazzi nobiliari.
©Riproduzione riservata