Cilento, Ferrante: «Interventi per oltre 250 milioni di euro. C’è anche Rizzico»
| di Redazione«Durante l’incontro che ieri ho avuto ad Agropoli con sindaci, dirigenti politici e simpatizzanti di Forza Italia, oltre alla nuova linea A/V Salerno – Reggio Calabria e al potenziamento della linea storica esistente, ho illustrato anche gli ulteriori investimenti per oltre 250 milioni di euro che come Mit abbiamo previsto a favore del Cilento. A questi si aggiungono le opere e gli interventi per migliorare la viabilità e la sicurezza in un territorio che, grazie alla grande attenzione che stiamo assicurando, potrà esprimere tutto il suo potenziale”. Lo afferma il deputato di Forza Italia Tullio Ferrante, Sottosegretario di Stato al Mit.
“Tra gli investimenti previsti – aggiunge – gli oltre 22 milioni di euro per la manutenzione della SS166 ‘degli alburni’ e della Cilentana, che peraltro ci apprestiamo a riaprire nel tratto del viadotto ‘Acquarulo’, come promesso, entro Pasqua. Sono poi previsti 81 interventi finanziati con fondi Fsc di cui il MIT ha la responsabilità attuativa, ormai prossimi alla stipula del contratto di esecuzione dei lavori o già alla fase di collaudo, come il completamento della ‘Fondovalle calore’ per 42 milioni di euro e della ‘Pisciottana’ per 11 milioni di euro. Ancora, abbiamo destinato oltre 35 milioni ai porti del Cilento per sviluppare la vocazione turistica e la capacità ricettive della costa, anche dal punto di vista marittimo. Sono inoltre già finanziati, in anticipazione dei fondi FSC 2021/2027, 75 milioni di euro per ulteriori interventi sulla Fondovalle Calore. Non ultimi, gli 11 milioni di euro per il secondo stralcio del ‘Parkway Alento’ nel parco Nazionale del Cilento e gli oltre 7,5 milioni di euro per il parco archeologico di Paestum e Velia. Entro quest’anno verrà poi risolta la questione della frana del 2013 tra Ascea e Pisciotta, che causa ancora limitazioni alla velocità dei treni. Manterrò alta l’attenzione anche sulla possibile installazione di un autovelox sulla cilentana, con la consapevolezza che il fine ultimo, anche sulla scorta della bozza di decreto ministeriale che abbiamo approvato di intesa con i Comuni, atteso da 14 anni, dovrà essere sempre quello di garantire la sicurezza della circolazione stradale e non di fare cassa”, conclude Ferrante.
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