Cilento, giovane talento crea outfit personalizzato per Rocco Hunt e Clementino
| di Annacarla TrediciNon ha mai lasciato la sua terra natia, non ha mai mollato i suoi sogni. Ha trent’anni e una mano d’artista. Parte da Omignano, un paesino del Cilento di circa 1.500 abitanti residenti, esattamente nella frazione di Cerreta, la storia di Davide Gallo che annuncia una “combo” con Mantra, il brand d’abbigliamento ufficiale del rapper napoletano Clementino.
Davide Gallo è un ragazzo timido, sorride quasi imbarazzato nel raccontarsi. «Non sono mai stato un estroverso. Amo disegnare da bambino – racconta il giovane cilentano -, ho iniziato in un garage, era il mio laboratorio. Disegnavo murales e dipingevo su auto d’epoca, ma non avrei mai creduto di personalizzare outfit». E così, per uno strano arabesco di quelli che solo il destino riesce a elaborare, non solo il talento lo ha portato sulla strada della customizzazione dell’abbigliamento, ma sulla via di grandi giovani artisti.
«I primi sono stati proprio Rocco Hunt e Clementino – ricorda emozionato – poi Lele, Tibi 73, Shade e altri». Dopo poche collaborazioni, Davide, in arte Kustom Dave, viene ingaggiato per ideare e confezionare le scarpe che Clementino ha indossato durante il tour europeo “Tarantelle” 2019 e quelle che Rocco Hunt ha scelto per la sua “Benvenuti in Italy”, colonna sonora e inno degli Europei di calcio under 21 disputati lo scorso giugno.
Tutto inizia con qualche richiesta sporadica da parte di amici e conoscenti che Davide accetta per divertimento. L’incoraggiamento a seguire questa rotta arriva, però, dalla sua compagna Nicoletta e da un amico conterraneo, che possiede due negozi di abbigliamento e aveva “fiutato” il potenziale di Davide. «Lavoro a mano libera, non ho fatto accademie, credo sia come un dono. La personalizzazione è un modo per parlare di sé, per raccontare qualcosa di personale agli altri. Uno scambio biunivoco. Inquadro la persona e via, la mano parte da se».
Andar via dal Cilento? «Non credo sia la soluzione, anche se viviamo una condizione difficile. Mio fratello vive e lavora fuori regione. Ma qui c’è anche chi prova a restare, a combattere lo spopolamento, a fronteggiare i disservizi. Non possiamo vivere solo in funzione dell’estate. Per questo, molti miei coetanei sono costretti poi alla valigia. Prima di tutto, credo sia importante riuscire a capire bene cosa si vuole nella vita. E non mollarla».
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