Cilento, giovani travolti e uccisi mentre vanno in e-bike: raccolta fondi per rimpatrio salme

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Cilento, giovani travolti e uccisi mentre vanno in e-bike: raccolta fondi per rimpatrio salme

La comunità di Albanella e del circondario si mobilita per un gesto di solidarietà straordinaria. È partita una raccolta fondi per il rimpatrio delle salme di Hossen Md Mofajjol, 20 anni, e Hossain Diluar, 24 anni, due giovani bengalesi tragicamente deceduti in un incidente stradale lo scorso 12 novembre. La tragedia è avvenuta lungo la Provinciale 11, nel tratto tra Capaccio Paestum e Matinella di Albanella, in località Ponte Barizzo.

L’impatto fatale si è verificato alle 19:30, quando il motorino elettrico su cui viaggiavano i due ragazzi è entrato in collisione con una Mercedes guidata da un 27enne di Altavilla Silentina. Hossen è morto sul colpo a causa di un gravissimo trauma cranico, mentre Hossain, sbalzato a diversi metri di distanza, è stato trovato grazie al cellulare da un compagno accorso sul posto. Nonostante il trasporto d’urgenza all’ospedale “Santa Maria della Speranza” di Battipaglia, Hossain non ce l’ha fatta.

Le salme dei due giovani si trovano attualmente presso la sala mortuaria dell’ospedale di Battipaglia e l’obitorio del cimitero di Capaccio Paestum. La somma necessaria per il rimpatrio in Bangladesh è di 8.000 euro. Di questi, 4.000 euro sono già stati raccolti dai ragazzi del Centro di prima accoglienza di Matinella, dove Hossen e Hossain risiedevano. Alla raccolta hanno aderito anche la Pro Loco di Albanella, presieduta da Mimmo Santoro, il Rotary Club di Roccadaspide e numerosi cittadini.

Un segno di solidarietà e integrazione

L’iniziativa rappresenta un esempio tangibile di come la comunità locale abbia stretto un legame profondo con i cittadini bengalesi, presenti nella zona da oltre vent’anni. «È una tragedia immane, due giovani vite spezzate nel fiore degli anni», ha commentato il sindaco di Albanella, Renato Josca. «La nostra comunità non può restare indifferente. Stiamo distribuendo giubbini catarifrangenti ai ragazzi per migliorare la sicurezza stradale. Non è molto, ma è un segnale concreto».

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