Cilento, i piccoli paesi da scoprire
| di Marianna ValloneOltre le località più popolose, il Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, custodisce un’anima più intima e segreta, che pulsa nei suoi paesini più piccoli. Piccole gemme incastonate tra colline e montagne, custodi di storie e di una vita che scorre lontana dal turismo di massa. Con poco più di 200 abitanti, Valle dell’Angelo detiene il titolo di comune più piccolo della Campania. Situato nell’entroterra cilentano, nella Valle del Calore, questo borgo è un’oasi di bellezza, pace e buon cibo. Un microcosmo di relazioni, tradizioni e opportunità, con un paesaggio spettacolare, incorniciato dai monti della catena del Cervato e il fiume Calore. Batte a ritmo di musica, Laurino. Immerso nel cuore del Parco Nazionale del Cilento, custodisce un notevole patrimonio artistico, con la splendida Chiesa di Santa Maria Maggiore e i resti del castello longobardo, che sorge sullo sperone più alto della collina, di fronte alle bastionate del monte Cavallo. Tuttavia, ciò che rende unico questo paese è la sua vocazione musicale: ogni anno, ad agosto, ospita il “Jazz in Laurino”, un festival che porta tra le sue stradine artisti internazionali del jazz, regalando serate indimenticabili sotto le stelle cilentane.
Situato nell’entroterra del golfo di Policastro, Morigerati è uno di quei borghi che sembrano usciti da un racconto fiabesco, con le sue case in pietra arroccate su una collina. Da non perdere l’Oasi WWF Grotte del Bussento, un vero paradiso naturale. Qui, il fiume Bussento riemerge da una grotta dopo un percorso sotterraneo, creando uno spettacolo di acque cristalline, cascate e flora rigogliosa. Lontano dal caos delle località costiere, Morigerati invita a un turismo slow, dove la natura è protagonista e i ritmi della vita si adattano a quelli del sole e delle stagioni.
E’ un rifugio tra i boschi, San Mauro la Bruca, luogo ideale per chi cerca la tranquillità e il contatto con la natura. Fondato in epoca medievale, San Mauro La Bruca conserva intatto il suo fascino antico, con un centro storico caratterizzato da stradine strette e case in pietra. Una terrazza naturale sul Cilento, Magliano Vetere, arroccato su una collina a oltre 600 metri di altitudine. Offre una vista panoramica mozzafiato sul paesaggio circostante, spaziando dalle montagne alle vallate che scendono verso il mare. Magliano Vetere è uno di quei luoghi dove la storia si fonde con la natura, tra cappelle rupestri, il ponte medievale e il museo paleontologico.
Tra paesaggi incontaminati anche Orria, situato in una zona collinare, circondato da uliveti e vigneti. La frazione Piano Vetrale è particolarmente interessante per la sua tradizione di arte muraria: sulle facciate delle case si possono ammirare numerosi murales realizzati da artisti locali, che raccontano scene della vita contadina e leggende popolari. Sospeso tra montagne e cielo, Tortorella è un borgo incastonato tra le montagne del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, a pochi chilometri dal mare di Sapri. Con poco più di 500 abitanti, Tortorella è caratterizzato da vicoli stretti, case in pietra e antiche architetture che raccontano una storia millenaria. Oltre alla bellezza del suo centro storico, il borgo è circondato da una natura rigogliosa, con sentieri ideali per escursioni e trekking, con vedute mozzafiato sul Golfo di Policastro. Un gioiello del Cilento.
Disteso alle falde del Monte Motola, nell’Alta Valle del Cilento, Sacco è un piccolo borgo che custodisce tracce di un passato che affonda le radici in epoche lontane. Tra l’antico maniero e la chiesa di San Nicola di Myra si scorgono evidenti tracce archeologiche di epoca paleocristiana, lucana e pre-protostorica. L’abitato e la sua rocca fungevano da luogo di controllo di importanti vie di comunicazione che, dalla valle del Sele, attraverso la valle del Calore e del Sammaro, toccando la Grotta di Jacopo, passavano per Tempa de Li Antici e per la Sella del Corticato e giungeva al Vallo di Diano. Da non perdere le Gole del Sammaro. Nascosta in una profonda incisione tra rocce carbonatiche, la polla sorgiva ha modellato il paesaggio nel tempo, creando una forra affascinante, tipica del Parco Nazionale del Cilento. Un luogo splendido ricco di biodiversità.
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