Cilento, impresa calcestruzzo evade fisco: sequestri per 200 mila euro
| di Luigi MartinoLa guardia di Finanza di Vallo della Lucania ha eseguito un sequestro preventivo per equivalente per oltre 200 mila euro, nei confronti dell’amministratore di una società del Cilento, indagato per diverse fattispecie penali tributarie. Secondo quanto ricostruito dalle Fiamme Gialle nel corso di una verifica fiscale, l’impresa in questione, operante nel settore della produzione del calcestruzzo, tra il 2016 ed il 2018 avrebbe mancato di dichiarare ricavi e contabilizzato costi non documentati per un totale di circa 650 mila euro, così “abbattendo” la base imponibile da sottoporre a tassazione.
I successivi riscontri hanno fatto emergere, inoltre, un peculiare sistema di evasione con un ulteriore “risparmio” sulle imposte, che venivano compensate con dei crediti non spettanti, derivanti da indebiti rimborsi delle accise sull’acquisto di carburante. In sostanza, a fronte di una flotta aziendale di 20 mezzi, nelle fatture dei distributori venivano fatte risultare le targhe di soli sei veicoli che potevano beneficiare delle agevolazioni fiscali della “carbon tax” (tassa sulle risorse energetiche che emettono diossido di carbonio nell’atmosfera).
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