Cilento, la Dieta Mediterranea racconta il legame tra gusto e natura
| di RedazioneIl Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni è una terra che parla attraverso i suoi sapori. Riconosciuta dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità, è anche la culla della Dieta Mediterranea, un modello alimentare celebrato in tutto il mondo per la sua semplicità, sostenibilità e benefici per la salute.
Il paesaggio è punteggiato da ulivi secolari, custodi di un’antica tradizione che produce un olio extravergine di qualità straordinaria. L’olio, con il suo sapore fruttato, è il protagonista indiscusso della cucina locale. Le erbe spontanee, raccolte con sapienza dai cilentani, sono un tesoro nascosto della cucina locale. Origano, finocchietto selvatico, menta e borragine arricchiscono di profumi i piatti tradizionali, dalla classica “minestra maritata” (un mix di erbe e verdure cotte con patate) alle focacce e alle zuppe rustiche. Il Cilento è anche terra di salumi pregiati e formaggi dal carattere inconfondibile.
Tra i salumi spicca la soppressata di Gioi, presidio Slow Food, realizzata con carni di maiale selezionate e arricchita da un lardello centrale. Mentre tra i formaggi, il cacioricotta del Cilento è un simbolo della tradizione pastorale. Prodotto con latte di capra è ideale sia fresco che stagionato, perfetto da grattugiare su piatti di pasta fatta in casa. Un’altra produzione tipica del territorio è la mozzarella nella mortella, avvolta in foglie di mirto che ne esaltano il profumo e le conferiscono un sapore lievemente affumicato, in grado di raccontare il legame indissolubile tra gastronomia e natura.
Un’altra preziosa eredità contadina sono i legumi, dai ceci di Cicerale, ai fagioli di Controne. I legumi, coltivati con metodi tradizionali, sono un altro pilastro della Dieta Mediterranea. Sono protagonisti di zuppe, minestre e insalate che raccontano la genuinità di una cucina povera ma ricca di sapori. Tra i piatti più amati ci sono la “cicciata”, una zuppa mista di legumi, e la pasta e fagioli con il tocco inconfondibile dell’olio. Tra i legumi spicca il Maracuoccio, identitario di Lentiscos. Antico e piccolo, appartenente alla famiglia della cicerchia, è simile a un pisello ma con forma squadrata e un colore che varia dal verde scuro al marroncino e grigio. Viene coltivato e prodotto a Lentiscosa, ed è legato a una preparazione tradizionale. La farina che deriva dalla molitura, viene cotta per farne polenta, insieme a quella di grano o ceci, per realizzare la tipica Maracucciata.
Le alici di menaica sono un’autentica perla della tradizione marinara cilentana. Pescate con un’antica rete chiamata “menaica”, che seleziona solo gli esemplari migliori, queste alici sono poi conservate sotto sale in modo naturale. Si pescano nelle giornate di mare calmo, tra aprile e luglio, nelle acque del Cilento, tra Castellate, Pisciotta e Camerota. Prodotto principe della Dieta mediterranea e della cultura marinara del Cilento, le alici di menaica sotto sale si distinguono per la carne chiara che tende al rosa e per il profumo intenso e delicato, che le rende assolutamente uniche. Il Cilento non è solo terra di prodotti tipici, ma è anche la culla della Dieta Mediterranea, resa celebre dagli studi di Ancel Keys. Lo scienziato americano, che visse per oltre 40 anni a Pioppi, osservò come l’alimentazione locale – basata su olio d’oliva, legumi, cereali, verdure fresche, pesce e frutta – fosse la chiave per una vita lunga e sana. Questo stile di vita, che combina semplicità e armonia con la natura, è oggi un modello universale di benessere.
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