Cilento, morto allo stadio e corteo ambulanze festa sindaco: il caso in Senato
| di Luigi MartinoE’ Franco Castiello del movimento 5 stelle a sottoscrivere una interrogazione parlamentare indirizzata al ministro della Salute dopo i fatti accaduti ad Agropoli e Capaccio Paestum. Nel corso dei play off del campionato di Eccellenza campana tra Agropoli e Brindisi, un tifoso è stato colto da malore ed è deceduto «per la mancanza di tempestivo e adeguato soccorso, stante il non funzionamento della locale struttura ospedaliera, sita a pochi metri dallo stadio». Il caso è inserito nelle carte che Castiello ha portato all’attenzione del ministro. «In data 11 giugno – si legge ancora – la vittoria elettorale del candidato sindaco di Capaccio-Paestum, Franco Alfieri, è stata festeggiata a sirene spiegate da un gruppo di ambulanze che hanno fatto da corteo ad un camion vela con l’immagine del neo sindaco; le ambulanze appartengono a tal Roberto Squecco, imprenditore funerario condannato con sentenza definitiva per tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso e ritenuto dalla Cassazione in organico al clan camorristico Marandino. Lo stesso Squecco – continua – aveva messo a disposizione di Alfieri, per l’inaugurazione della campagna elettorale, uno stabilimento balneare di sua proprietà, ora chiuso per sospensione della concessione demaniale, a seguito dell’intervenuta condanna per tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. Squecco è indagato con Alfieri nella nota indagine di recente promossa dalla Direzione investigativa antimafia di Salerno, tanto che l’europarlamentare PD, già procuratore antimafia di Salerno, Franco Roberti, aveva invitato Alfieri a ritirare la candidatura».
Poi l’appello: «Con i luttuosi eventi di Agropoli e Capaccio stride il frastuono delle sirene delle ambulanze di Squecco, che, violando tra l’altro l’art. 177 del codice della strada, hanno festeggiato, in sinistro corteo, la vittoria elettorale del neo sindaco di Capaccio-Paestum. Si chiede di conoscere: quali provvedimenti il Ministro in indirizzo intenda assumere per porre fine allo stato di diffusa illegalità e di inefficienza nel quale versa la sanità in Campania; quali provvedimenti intenda assumere per rimuovere la situazione di incompatibilità nella quale versa, per evidente conflitto di interessi, il presidente della Regione Vincenzo De Luca tuttora insediato nell’incarico di commissario ad acta per la sanità, in violazione dell’art. 25-septies del decreto fiscale (decreto-legge n. 119 del 2018, convertito, con modificazioni, della legge n. 136 del 2018), a norma del quale già dovrebbe essere stato dichiarato decaduto entro 90 giorni».
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