Cilento, pescatori a scuola per imparare a salvare le tartarughe
| di Luigi Martino«Salviamole – tutti siamo ca(ra)paci» è il titolo dell’iniziativa che si è svolta questa mattina al Salone parrocchiale di Agnone Cilento, al comune di Montecorice. Alle 10.30, infatti, i pescatori, con la partecipazione di tanti curiosi, hanno appreso le procedure da seguire in caso di cattura accidentale o recupero di tartarughe marine. La Caretta Caretta, infatti, è una specie che, nei mari del Cilento, è sempre più frequente. Molto spesso sceglie questa fetta di costa per nidificare. Di notte, mamma tartaruga, sale in spiaggia e scava una buca dove depone le uova che si schiuderanno qualche settimana dopo.
Capita dunque, di tanto in tanto, che questi carapaci, appunto, finiscono impigliati nelle reti dei pescatori o, in alternativa, nuotano a pelo d’acqua sfiorando le imbarcazioni impegnate nei mari del Cilento. L’incontro è stato fortemente voluto da Andrea Affuso, veterinario del centro di ricerche tartarughe marine di Portici, dellasStazione zoologica Anthon Dohrn. «Grazie alla sensibilità dell’amministrazione comunale di Montecorice e di una rete fitta di volontari – ha dichiarato Affuso – abbiamo tenuto questo incontro con i pescatori. Io mi occupo della riabilitazione delle tartarughe marina in difficoltà. Ovviamente questo è un compito che non può prescindere dalla collaborazione degli operatori del mare».
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