Cilento, reliquie Santa a scuola: preside contraria. Ira parroco
| di RedazioneE’ stata una grande festa l’arrivo delle reliquie di Santa Maria Goretti a Capaccio Paestum. In particolare le spoglie della Santa hanno sostato per tre giorni nella chiesa di Gromola che porta il nome proprio della giovane Santa. A rischiare di rovinare l’evento, però, ci sarebbe il divieto da parte della dirigente scolastica dell’istituto comprensivo di Capaccio Paestum, Enrica Paolino, di permettere alla reliquia di entrare nella scuola della contrada, in una mattinata dedicata agli studenti. Dopo un primo assenso dall’istituto – come riporta stamane Il Mattino di Salerno – sarebbe arrivato il diniego allo svolgimento della celebrazione a scuola. Ciò ha provocato la rabbia del parroco, don Pino Sette, che ha sottolineato l’importanza del momento e la necessità che anche gli alunni di Gromola vi prendessero parte anche per conoscere la storia della Santa assassinata a soli 12 anni. «L’arrivo delle spoglie di Santa Maria Goretti, atteso da mezzo secolo, ha rappresentato un evento eccezionale per tutta la nostra diocesi – spiega don Pino – ma anche un’occasione per raccontare ai giovani la sua storia, visto che fu assassinata perché si oppose al tentativo di stupro di un ragazzo. In un’epoca in cui si parla spesso di donne in termini di violenza e mercificazione del corpo, ho voluto proporre un momento educativo e di profonda riflessione per i nostri ragazzi».
Una proposta accolta subito e con interesse da tutte le scuole locali, tranne una: «Ebbene sì, mentre mi accingevo a celebrare l’evento, diverse mamme mi hanno raggiunto in sacrestia, allarmate, dicendomi che la preside aveva cambiato improvvisamente idea proibendo ai loro figli di partecipare. Sono rimasto allibito, anche perché ci ha ripensato senza nemmeno avvisarmi, una contraddizione assurda comunicata solo con una circolare interna». Da qui la perplessità e il disappunto del prete «allora a Natale la preside che fa? Tiene la scuola aperta visto che è una festività cattolica? Sono dispiaciuto perché ha negato ai bambini un momento di riflessione molto importante per la loro formazione, bambini di Gromola affezionati alla loro Santa patrona, bambini cattolici figli di genitori cattolici. Una grande opportunità persa per la corretta formazione dei giovani» ha detto il sacerdote a Il Mattino.
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