Cilento, scarti oleari in mare: sigilli a frantoio
| di Luigi MartinoIl nucleo operativo protezione ambientale dell’Ufficio Circondariale marittimo di Palinuro, diretti dal Tenente di Vascello Francesca Federica Del Re, insieme al personale Arpac di Salerno, nei giorni scorsi ha proceduto a verifiche ambientali presso un frantoio oleario a Pisciotta.
Dai primi accertamenti è stato riscontrato che la ditta effettuava l’attività di spandimento delle acque di vegetazione, ossia degli scarti prodotti dall’attività di molitura, in maniera difforme da quanto previsto dalla normativa e da quanto dichiarato dagli stessi gestori dell’attività nella comunicazione preventiva presentata al Comune di Pisciotta.
In particolare, i guardia coste hanno riscontrato che sia sui terreni autorizzati allo spandimento, sia in terreni limitrofi non autorizzati, si erano create zone paludose e fenomeni di ruscellamento, il tutto a poca distanza da un canale di scolo che porta direttamente al mare.
Tali problematiche sono dovute alla scarsa tenuta sia delle tubazioni, che delle vasche di contenimento, le qualiriversavano gli scarti di produzione direttamente su nudo terreno.
Pertanto, al fine di porre in essere tutti i conseguenziali provvedimenti di competenza, si è proceduto ad un ulteriore sopralluogo congiuntamente a personale tecnico del Comune di Pisciotta.
Da tale verifica veniva confermata che l’attività di spandimento delle acque di vegetazione avveniva in maniera difforme rispetto alla normativa vigente in materiache prevede che detti reflui debbano essere sparsi in maniera uniforme, solo su terreni autorizzati con l’assolutodivietato di creare ruscellamenti e stagnazioni.
Pertanto, anche al fine di escludere un’eventuale contaminazione della matrice ambientale, il Sindaco del Comune di Pisciotta ha emanato l’Ordinanza di sospensione dello spandimento delle acque di vegetazione nei siti.
Inoltre sono ancora in corso accertamenti al fine di risalire atutte le violazioni penali da imputare alla ditta.
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