Cilento, scoperto laboratorio clandestino per doping e ‘droga dello stupro’: due arresti
| di Antonio VuoloIl Reparto Operativo del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute di Roma, coadiuvato dai militari del Comando Provinciale di Salerno e della compagnia di Agropoli, hanno arrestato due persone, residenti nella provincia di Salerno. Le operazioni, precedute da una prolungata serie di servizi di osservazione e di pedinamento hanno consentito di individuare, in una zona rurale, a Perdifumo, un locale adibito a laboratorio clandestino per la produzione, miscelazione e confezionamento di potenti sostanze dopanti, anche ad effetto stupefacente.
All’interno del fabbricato, – allestito con presse, macchine incapsulatrici e conta-compresse, miscelatori e strumentazione per l’etichettatura – sono stati rinvenuti 400 chilogrammi di principi attivi di sostanze anabolizzanti di varia natura, tra cui steroidi, ormoni della crescita e stimolanti; 20 chilogrammi di efedrina, precursore della sostanza stupefacente sintetica metamfetamina; 4 chilogrammi di sibutramina, sostanza dopante nonché anoressizzante bandito dal commercio europeo dal 2010 per l’elevato grado di tossicità e che aveva causato diffuse reazioni avverse nei consumatori; 61 confezioni di nandrolone; 26 flaconi di GHB, cosiddetta “droga dello stupro”; 300 chilogrammi di eccipienti e coloranti, funzionali alla produzione finale delle sostanze.
Gli ingentissimi volumi di sostanze rinvenuti e la complessità tecnologica del laboratorio hanno determinato la necessità di un intervento di personale specializzato del RIS di Roma per la campionatura delle sostanze e la messa in sicurezza dei luoghi sottoposti a sequestro. Il risultato conseguito costituisce un’ulteriore prosecuzione delle operazioni già compiute nel novembre scorso su tutto il territorio nazionale e nella Repubblica di San Marino, dove l’azione sinergica attivata tra i Carabinieri del Reparto Operativo del NAS e il personale della Gendarmeria Sammarinese, in aderenza alla specifica rogatoria internazionale promossa dalla Procura di Rimini e accolta dal Commissario della Legge della Repubblica di San Marino, aveva già permesso di individuare un primo magazzino illegale utilizzato per lo stoccaggio e la successiva vendita, in Italia e all’estero, di sostanze farmacologicamente attive ad azione dopante e stupefacente.
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