Cilento, sequestrati 250 chili pesce: multe per 14 mila euro
| di Luigi MartinoÈ giunto al culmine della fase operativa il dispositivo di controlli e ispezioni lungo l’intera filiera della pesca della guardia costiera di Agropoli voluto, su scala nazionale, dal ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Teresa Bellanova e coordinato, a livello regionale, dall’ammiraglio Pietro Giuseppe Vella, direttore marittimo della Campania. Sotto la lente di ingrandimento degli ispettori sono finiti centri commerciali, pescherie, ristoranti, venditori ambulanti, ditte di distribuzione di prodotti ittici, furgoni frigo e pescherecci operanti lungo il litorale circondariale e presso i comuni interni. L’operazione è stata svolta con lo scopo primario di garantire la tutela del consumatore, con particolare riferimento al rispetto delle vigenti normative in materia di rintracciabilità, tracciabilità ed etichettatura dei prodotti ittici, rispetto delle norme igienico-sanitarie dei molluschi, prevenzione e repressione delle frodi commerciali e controlli sul divieto di somministrazione e utilizzo di specie provenienti dalla pesca sportiva-ricreativa e/o specie vietate o soggette a piani pluriennali di tutela (tonno rosso).
La guardia costiera di Santa Maria di Castellabate e Acciaroli, sotto la direzione del tenente di vascello Giulio Cimmino, nel corso del mese di dicembre sino ad oggi, ha effettuato 110 controlli in mare e a terra, irrogando 13 sanzioni amministrative, per un ammontare di oltre 14.000 euro, e sottoponendo a sequestro amministrativo oltre 250 Kg di prodotto ittico conservato in precarie condizioni igienico sanitarie e/o privo di documentazione che ne accerti la provenienza e la tipologia di lavorazione. Nell’assicurare che l’attività di vigilanza lungo tutta la filiera della pesca continuerà con crescente intensità nelle prossime settimane, la guardia costiera di Agropoli «raccomanda di acquistare prodotti ittici dei quali sia sempre possibile conoscere la provenienza».
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