Cilento: sequestro di cantiere navale per violazioni ambientali e di sicurezza
| di Antonio Vuolo
Nelle prime ore di ieri, il personale della Guardia Costiera di Santa Maria di Castellabbate, in collaborazione con le Guardie del N.I.T.A. (Nucleo Investigativo Tutela Ambiente), l’Ispettorato del Lavoro dell’area competente, e con l’ausilio degli operatori dell’A.N.T.A., ha effettuato una serie di ispezioni sul territorio finalizzate alla tutela dell’ambiente e alla salvaguardia del Parco Nazionale del Cilento, un’area di rilevante interesse naturalistico e biodiversità.
I controlli, che hanno coinvolto diverse aree del cantiere navale, hanno rivelato numerose irregolarità in merito alle normative ambientali e di sicurezza sul lavoro, con il conseguente sequestro preventivo di alcune zone dell’impianto e la sospensione immediata delle attività in corso. Al termine delle ispezioni, sono emerse evidenti violazioni che hanno portato a un intervento deciso da parte delle autorità competenti. Particolare attenzione è stata posta sul monitoraggio dei deflussi delle acque, grazie all’utilizzo dei droni, che hanno permesso di intercettare il flusso di acque contaminate provenienti dal cantiere e dirette verso un torrente adiacente. Questo intervento dimostra l’importanza della tecnologia e della cooperazione tra le diverse forze in campo per garantire il rispetto delle normative ambientali e la protezione del nostro patrimonio naturale.
Le indagini sono ancora in corso, e gli accertamenti proseguiranno per identificare eventuali ulteriori violazioni e responsabilità. Le autorità locali, insieme alle istituzioni competenti, rimangono impegnate nella protezione dell’ambiente e della biodiversità del Parco Nazionale del Cilento, riconosciuto come Patrimonio Nazionale e di grande rilevanza a livello internazionale. Questo intervento è solo uno dei tanti volti dell’impegno quotidiano per preservare la bellezza naturale del Cilento e garantire un futuro sostenibile per le generazioni a venire.
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