Cilento, un progetto condiviso per il futuro della Montagna Serra
| di Marianna Vallone
Si chiama Montagna Produttiva ed è un progetto che guarda al futuro con l’obiettivo di esplorare e valorizzare una risorsa preziosa che lega i territori, non solo geograficamente ma anche culturalmente ed economicamente. Sei Comuni del Cilento, insieme all’Ente Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, si uniscono per gestire in maniera condivisa una risorsa che li lega storicamente e territorialmente: la Montagna Serra. L’obiettivo è trasformare il patrimonio boschivo in un volano di crescita e sviluppo per le aree interne, puntando su un uso sostenibile delle risorse naturali e sulla riscoperta della multifunzionalità delle foreste. I Comuni di Gioi, Moio della Civitella, Orria, Perito, Salento e Stio, che oggi aderiscono a Montagna Produttiva, erano un tempo parte dell’Antico Stato di Gioi, un’entità amministrativa nata nel 1515.
Per questo, i Comuni e il Parco del Cilento hanno costituito un’Associazione Temporanea di Scopo (ATS) che avrà il compito di monitorare, mappare e pianificare interventi mirati per la tutela e la valorizzazione del patrimonio boschivo. Un lavoro di ricerca sul campo, che coinvolge esperti in archeologia, agronomia e ambiente, permetterà di ottenere un quadro dettagliato delle risorse della Montagna Serra.
Nel corso dell’incontro di sabato, i rappresentanti delle ATS hanno deciso di predisporre un documento comune da sottoporre alla Regione. La richiesta è chiara: un sostegno concreto per i progetti di utilizzo del bosco, che non sia solo una tutela passiva dell’ambiente, ma un’occasione di sviluppo per le comunità locali. Tra le prime azioni concrete del progetto c’è l’approfondimento della gestione delle terre civiche destinate alla raccolta delle castagne, una pratica storica che oggi deve confrontarsi con le nuove normative in materia di usi civici e gestione forestale. Parallelamente, si guarda alla possibilità di coinvolgere i Gruppi di Azione Locale (GAL) per finanziare progetti privati in grado di dare nuova linfa all’economia montana.
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