Cilento, 5 incendi devastano il Parco. Pellegrino: «Criminali verranno condannati»

Il cuore del Parco del Cilento incenerito dalle fiamme di cinque roghi, probabilmente tutti dolosi. E’ dalla settimana scorsa che il Cilento brucia. Da Palinuro fino ad Agropoli, passando per Pisciotta fino a toccare Sapri. Ettari di macchia Mediterranea distrutti dagli incendi. A Palinuro la collina della Molpa è stata avvolta dal fuoco. L’incendio era visibile dal mare e la coltre nube di fumo è arrivata fino a Marina di Camerota. Sette ore di lavoro, invece, hanno impiegato i caschi rossi di Policastro Bussentino per domare il rogo in località Sellata a Torre Orsaia. Non meno tempo è servito per spegnere le fiamme a Pisciotta. Più piccolo, ma non meno grave, l’incendio registrato a Trentova di Agropoli lo scorso pomeriggio. 

«Sono delinquenti che cercano di distruggere il nostro territorio. Non sanno che abbiamo attivato un piano di azione per annientarli. Da questo momento in poi, la parola d’ordine contro i piromani è: tolleranza zero» spiega Tommaso Pellegrino, presidente del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni al Mattino di Salerno. «Questi criminali – fa sapere Pellegrino – devono sapere che, con forze dell’ordine e sicurezza, abbiamo già attivato una serie di strategie per individuarli e punirli – conclude – ci appelleremo alle leggi a disposizione per farli condannare. Con i loro fuochi continuano a distruggere, spesso per propri interessi, il patrimonio ambientale che con enormi sacrifici tuteliamo e valorizziamo».

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