Cilento, commerciante picchiato e ridotto in fin di vita: è in coma

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Cilento, commerciante picchiato e ridotto in fin di vita: è in coma

Un uomo di 45 anni di Castellabate è stato picchiato a sangue e quasi ucciso da un gruppo di delinquenti che lo hanno accerchiato mentre rincasava in piena notte. Secondo la ricostruzione dei carabinieri della compagnia di Agropoli, agli ordini del capitano Francesco Manna, Gennaro Margiotta, gestore di un’attività commerciale a Santa Maria di Castellabate, stava rientrando a casa l’altra notte quando una Fiat Panda gli ha sbarrato la strada. A bordo della vettura c’erano presumibilmente tre o quattro persone che lo hanno bloccato e costretto a scendere dalla vettura. I malviventi lo hanno colpito ripetutamente con calci e pugni fino a ridurlo in fin di vita. 

La fuga e i soccorsi
La Fiat Panda è ripartita, ma il conducente, forse preso dalla fretta, è uscito fuori strada e ha lasciato l’auto tra le sterpaglie. Gli occupanti hanno continuato la fuga a piedi facendo perdere le loro tracce. Intanto alcuni passanti hanno notato il corpo del 45enne riverso sull’asfalto e hanno allertato i soccorsi. Sul posto è arrivata un’ambulanza del 118, che ha trasportato il negoziante all’ospedale San Luca di Vallo della Lucania, dove si trova ora ricoverato in prognosi riservata nel reparto di Rianimazione. Sul luogo del pestaggio sono giunti, per i rilievi, i carabinieri della stazione di Santa Maria di Castellabate, diretti dal maresciallo Santino Musto e coordinati a livello territoriale dalla compagnia di Agropoli.

Le indagini
L’automobile risulta priva di targa e forse è stata anche rubata. Il numero di telaio è abraso e quindi al momento risulta difficile risalire al reale proprietario. Gli inquirenti stanno confrontando le denunce di furto arrivate nelle stazioni dei carabinieri della zona nel corso degli ultimi mesi. Non è esclusa nessuna pista. Margiotta è tenuto in coma farmacologico e respira artificialmente; nelle prossime ore, quando le sue condizioni di salute lo permetteranno i medici potrebbero tornare a farlo respirare autonomamente e, forse, solo in quel momento i carabinieri potranno interrogarlo. 

I probabili motivi
Le forze dell’ordine indagano a trecentosessanta gradi per cercare di capire cosa abbia spinto a ridurre in fin di vita il commerciante. L’uomo è molto noto a Castellabate e, secondo quanto raccolto dagli inquirenti, non avrebbe mai ricevuto minacce in precedenza. Il suo negozio di casalinghi è quasi sempre frequentato da donne, della zona o turiste. Al vaglio degli investigatori, però, ci sarebbe un’altra pista: un’operazione immobiliare. Il 45enne, infatti, secondo indiscrezioni, avrebbe preso parte ad un’asta fallimentare e si sarebbe aggiudicato un immobile. Probabilmente altri volevano mettere le mani su quell’affare e il raid potrebbe essere stato anche commissionato da terzi.

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