Il Cilento risorgimentale di Martone vince il David di Donatello 2011
| di Giuseppe GalatoGià dalle premesse si annusava aria di vittoria per “Noi Credevamo”, film di Mario Martone sul Risorgimento e l’Unità d’Italia girato in alcuni luoghi storici del Cilento: 13 nomination che hanno portato la pellicola a vincere la statuetta come miglior film.
La storia narra proprio di tre giovani cilentani che lasciano la propria terra in un viaggio verso il Nord Italia e Parigi all’epoca dei moti insurrezionali ottocenteschi.
Il film, la cui sceneggiatura è firmata dallo stesso Martone e da Giancarlo De Cataldo, autore di “Romanzo Criminale”, e che ha come protagonisti attori del calibro di Toni Servillo (Giuseppe Mazzini), Luca Zingaretti (Francesco Crispi), Luigi Lo Cascio, Valerio Binasco e Francesca Inaudi, è stato girato su e giù per il Cilento.
Fra le location ritroviamo dei veri e propri gioielli del Cilento, come la spiaggia di Calata del Cefalo a Pollica (bene tutelato dall’UNESCO), il Porto Delle Gatte di Santa Maria Di Castellabate (che rappresenterà il porto di Salerno nell’Ottocento), San Mauro Cilento, Palinuro, Marina di Camerota, Centola (di cui ricordiamo il borgo medievale della frazione San Severino), e il paese fantasma di Roscigno Vecchia (anch’esso tenuto in un pressoché stato di abbandono come il già citato San Severino Di Centola).
Luoghi della nostra storia, della nostra cultura, della nostra economia, che siamo costretti a ricordare grazie ad un film e che, con molta probabilità, torneranno al proprio destino di “città fantasma” dimenticate da tutti e lasciate nel degrado.
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