Vivere al Sud è una punizione???
| di Marisa RussoSerata eccezionale, complice la clemenza delle condizioni meteorologiche, a Castellabate in Villa Matarazzo per la proiezione, prima dell’uscita in 600 Sale in Italia, del film “Benvenuti al Sud” girato in questo paese.
Un numeroso pubblico ha affollato la Villa già ore precedenti, con bandiere, striscioni, fazzoletti ed elementi vari per occupare, non certo in modo educato, i posti per i propri amici e “raccomandati”, inoltre l’organizzazione ha previsto più di 50 sedie vuote, non si sapeva per chi, finchè non sono state occupate, non poche le considerazioni di molti!!!
Il sindaco Costabile Maurano si è mostrato fiero di esportare nel mondo le bellezze del suo paese, sperando anche in una promozione turistica, anche se ha dovuto subire la battuta, poco gentile, dell’attore Siani che ha dichiarato alla platea “ORA CHE L’HO VISTA, SINDACO, PENSO CHE INVECE DI UN FILM SAREBBE STATO PIU’ ADATTO GIRARE UN CORTOmetraggio”, riferendosi alla sua statura!!!!!
Presenti il giovane regista napoletano Luca Miniero, alla sua opera prima, dopo alcune esperienze come coregista con Paolo Genovese, lo sceneggiatore Massimiliano Gaudioso e la scenografa Paola Comencini, con gli attori napoletani Giacomo Rizzo ed Alessandro Siani ed alcune comparse locali, assenti il protagonista Claudio Bisio, ligure di nascita e milanese di formazione, ed Angela Finocchiaro, impegnati nella lavorazione di un altro film.
La presenza del critico cinematografico Valerio Caprara è sembrata già una garanzia che egli ha sottolineato dichiarando il gruppo che ha realizzato il film “veri amanti del cinema”. Sono stati veramente 100 minuti di risate, bravo Bisio, leggera satira di violenze e malcostume, qualche trovata tecnica divertente, riprese attente su qualche strana situazione reale, come quel “Posteggio Privato” scritto sul muro con la vernice nel Centro storico in spazio pubblico, riprese stupende sull’affascinante panorama.
Il film è un remake, ovvero un rifacimento, una trama già realizzata del film francese “Giù al Nord”, nel titolo della versione italiana, di Dany Boon, che ha avuto in Francia gran successo di incassi.
Perdendo in parte nel gioco dei dialetti nella versione italiana, ha riproposto il tanto discusso problema delle differenze socio-culturali di due parti di una stessa nazione, in quel caso Francia.
“Benvenuti al Sud” attende ora in Italia lo stesso successo.
La divergenza Nord/Sud in Italia è forte, problematica, si rivela in tante situazioni, ma è davvero una punizione andare al sud, come avviene per il protagonista del film??
Il finale lo vede però commosso ed ammirato dall’ospitalità, dal calore umano, dalla creatività dei “suddisti”………….. ma raggiunge comunque, appena possibile, l’aspirata Milano!!!
Dopo aver riso dei dialetti, delle esagerazioni e dei difetti dei “nordisti” e dei “suddisti” espressi, ci auguriamo che questa piacevole ed allegra commedia possa anche invitare a pensare alla necessità di un’integrazione, della formazione di un nuovo stile di vita in questa confusa, esasperata società, volendo anzichè alimentare la netta divisione, creare, in un intersecarsi dei due modus vivendi, realtà più vivibili!
Le bellezze naturali, i riti, i ritmi più lenti e meno stressanti conservati da questo solare Sud, non travolto dall’industrializzazione e da tutto ciò che da questa è derivata, possono far comprendere alla società del Nord che necessita di un riappropriamento del senso della vita, come la realtà nordica di maggiore impegno, ordine, precisione, legalità, potrebbe essere assorbita dal caotico ed approssimativo, quando non diventa anche violento, Sud!!
Il drastico divario rende difficile la vita in entrambe le parti d’Italia.
Dobbiamo augurarci un BENVENUTO ALL’INTERCULTURA!!!
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