Cinghiali nel Cilento, ora la sindaca scrive al ministero: «Pericolo pubblico»
| di Redazionedi Antonio Vuolo
Il sindaco di Castellabate, Luisa Maiuri, ha inoltrato una lettera agli enti preposti per mettere a fuoco il tema, non più eludibile, del sovrappopolamento dei cinghiali sul territorio. In una lunga missiva, inviata al Ministero dell’Ambiente, delle Politiche agricole, alla Regione Campania, alla Prefettura di Salerno, al Parco Nazionale del Cilento e alla Comunità del Parco, si evidenziano gli annosi problemi con cui devono fare i conti cittadini e soggetti direttamente impegnati in attività agricole, visti gli ingenti danni alle colture. Una questione che sembra irrisolvibile, visti i tanti rimedi palliativi e momentanei messi in campo che non hanno di fatto dato risposte concrete, come l’approvazione del Piano d’azione Emergenza Cinghiali, la presenza di selecontrollori, la disponibilità da parte del Comune di Castellabate alla manifestazione d’interesse per i chiusini di cattura mobili e fissi e la prospettiva di una filiera della carne di cinghiale. L’Amministrazione di Castellabate intende portare la protesta ai piani alti della politica con la richiesta di attuare provvedimenti urgenti e maggiormente incisivi.
«Arrivano sempre più segnalazioni di avvistamenti di cinghiali– ha spiegato nella lettera il Sindaco f.f.,Luisa Maiuri – che si spingono fino ai centri abitati, girando liberamente anche in strada e persino in spiaggia, con il rischio di mettere in pericolo l’incolumità delle persone provocando inoltre pericolosi incidenti stradali. Bisogna attivare, anche attraverso lo snellimento normativo, una procedura che possa consentire una gestione controllata dell’enorme popolazione di ungulati. L’inerzia da parte dei soggetti competenti non è più tollerabile ed è giunto il momento in cui le misure finora adottate, risultate inefficaci al contenimento del problema, vengano riviste con urgenza».
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