Cinghiali nel Cilento, Palmieri: «Non serve l’esercito ma più selecontrollori»
| di Luigi MartinoSull’annuncio, da parte del presidente di Coldiretti Ettore Prandini dell’accoglimento della proposta «di far scendere in campo l’Esercito per fermare l’invasione dei 2,3 milioni di cinghiali presenti in Italia che causano incidenti, provocano danni alle coltivazioni e diffondono malattie» interviene il coordinatore di Forza Italia per gli Alburni e la Valle del Calore, Pino Palmieri.
«La proposta di Coldiretti è da bocciare immediatamente – esordisce Palmieri – Abbiamo tantissimi cacciatori che potrebbero essere impiegati per contrastare l’emergenza cinghiali. L’esercito serve per altro». Il coordinatore di FI prosegue: «L’esperienza dei cacciatori che sono stati formati come selecontrollori dal Parco del Cilento è un’esperienza che è riuscita ed è da incentivare su tutto il territorio nazionale. Quindi bisogna formare più selecontrollori possibile da poter utilizzare al contrasto dell’emergenza cinghiali. L’esercito deve essere impegnato in altri contesti operativi in quanto utilizza armi da guerra e non è personale qualificato per affrontare un’emergenza di questo tipo. I cacciatori selecontrolli hanno le capacità e le conoscenze per poter fronteggiare in maniera adeguata l’emergenza cinghiali».
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