Cinque artisti in residenza: a Morigerati land art e arte pubblica in un itinerario del contemporaneo
| di Marianna Vallone
Dal 22 al 27 aprile 2025, Morigerati diventa teatro di residenze d’artista che mettono al centro il paesaggio come linguaggio e supporto della creazione contemporanea. Cinque artisti, in forma singola e in gruppi, provenienti da esperienze artistiche differenti ma accomunati da una profonda tensione verso l’interazione tra arte, ambiente e comunità, saranno protagonisti di Transluoghi – Ecomuseo del Bussento Contemporaneo, un progetto del Comune di Morigerati sostenuto dal Ministero della Cultura e dal Programma Operativo Complementare al PON Cultura e Sviluppo FESR 2014-2020.
Il programma prevede la realizzazione di cinque interventi site-specific in dialogo con la natura e le specifiche caratteristiche del territorio. Le opere, frutto di un processo residenziale articolato in momenti di esplorazione, co-creazione e restituzione pubblica, daranno forma a un itinerario permanente di land art e arte pubblica che arricchirà l’offerta culturale del basso Cilento, inserendosi e completando il sistema di Itinerari culturali e ambientali dell’Ecomuseo Transluoghi.
Luigi Coppola, artista e agroecologo, porta in dote una pratica transdisciplinare incentrata sull’attivazione collettiva e la trasformazione dei luoghi marginali attraverso performance, sculture ambientali e dispositivi sociali. La sua opera, radicata nei principi della giustizia ecologica, decostruisce l’autorialità tradizionale in favore di una temporalità dilatata e condivisa.
DEM, moderno alchimista, innesta nel contesto naturale di Morigerati la sua iconografia immaginifica, fatta di personaggi bizzarri e creature surreali. Le sue installazioni, concepite come narrazioni arcane sospese tra simbolismo e antropologia, dialogano con la natura nella sua forma più selvatica e ancestrale.
Gomez, alias di Luis Gomez de Teran, artista venezuelano che vive a Roma, elabora una poetica pittorica e scultorea che coniuga l’ispirazione dai pittori barocchi e un’anima leggendaria, profondamente influenzata dalla mitologia, dalla religione e dalla spiritualità. La sua ricerca artistica indaga la condizione umana attraverso corpi e spiriti sospesi tra bellezza e decadenza, rivelando il dualismo profondo tra luce e oscurità.
Ilaria Spagnuolo e Giancarlo Guadagno, architetta e designer, collaborano dal 2016 su progetti che fondono arte, sostenibilità e paesaggio. La loro ricerca si concentra sulla progettazione di installazioni ecocompatibili e narrative, capaci di coinvolgere le comunità locali in una riflessione partecipata sul rapporto tra spazio urbano, identità e memoria.
Massimo Ferrara, sound designer cilentano, esplora l’esperienza sonora come forma d’arte ambientale. La sua installazione sarà un paesaggio acustico immersivo, una stratificazione di memorie uditive e suoni del territorio che invita il pubblico a un ascolto profondo, sensibile e consapevole del paesaggio.
Questa edizione delle residenze di Transluoghi si configura come un cantiere culturale a cielo aperto, dove l’arte contemporanea non si limita a occupare lo spazio ma lo reinventa, ascolta e trasforma. Un’opportunità per rilanciare il territorio attraverso una visione decentrata e sperimentale dell’arte pubblica, dove la relazione tra uomo e ambiente si fa pratica estetica e politica.
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