Cinque ragazzi e una joelette sul Cammino di San Nilo, la partenza da Palinuro
| di Marianna ValloneUna nuova avventura per i Belfortissimi, partiti questa mattina da Palinuro per intraprendere il Cammino di San Nilo. Freschi del titolo (a febbraio) di “Alfieri della Repubblica”, consegnato loro direttamente dalle mani del presidente Sergio Mattarella, i giovani di Belforte all’Isauro stanno percorrendo il Cammino di San Nilo, un itinerario di poco più di 100 km suddiviso in 8 tappe, nel Cilento “bizantino”.
Un gruppo affiatatissimo di amici, ragazzi tra i 18 e i 23 anni, coadiuvati da Michela Mauri, la mamma di Marco, Cristiano e del piccolo Ludovico (5 anni), mascotte insostituibile del gruppo.
Belfortissimi è un progetto di trekking inclusivo e senza barriere. Con l’ausilio della Joelette, una carrozzina fuoristrada mono-ruota che permette a persone con mobilità ridotta o disabilità di fare escursioni, i 7 ragazzi percorreranno i 104 chilometri del Cammino di San Nilo in 8 tappe, tra i boschi di faggio della montagna e i lecci e gli ulivi della macchia mediterranea, passando per 14 caratteristici borghi, fino a Sapri. Insieme dovranno trovare l’andatura giusta per tutti: giusta per Marco, che dovrà sedersi sulla Joëlette e affidarsi ai suoi compagni, lasciando da parte per le ore del cammino la sua sedia elettronica con la quale si sposta e vive; giusta per Davide, Manuel, Adam, Cristiano e Marco, che si alterneranno alla guida e al traino della carrozzina. Altri due amici li raggiungeranno presto. I Belfortissimi nel 2021 hanno affrontato il Cammino di Santiago e nel 2022 la Via degli Dei, da Bologna a Firenze.
«Per noi è un modo per condividere un’esperienza, – racconta ai nostri microfoni Marco – l’unico modo per fare i cammini insieme è usare la joelette. Quello che ci spinge a farlo è un’amicizia, ci conosciamo da sempre».
Ad accoglierli ieri sera in piazza Virgilio, ospitati dalla Pro Loco di Palinuro, il gruppo di lavoro del Cammino di San Nilo e l’amministrazione comunale di Centola, oltre ai cittadini, agli operatori e alla stampa. «Il Cammino di San Nilo è inclusivo, – spiega l’ideatore Settimio Rienzo – Il Cammino vuole sensibilizzare sul turismo lento, ma anche sull’apertura che deve avere il territorio verso nuove esperienze. I Belfortissimi rappresentano un grande messaggio, di apertura e senza barriere. Siamo molto contenti di ospitarli, grazie alla rete dell’accoglienza tutte le comunità hanno risposto con grande entusiamo».
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