Colpita da lastra mentre si allenava a Lauria: 9 a processo per la morte di Giovanna Pastoressa
| di Pasquale SorrentinoNove persone sono state rinviate a giudizio per la morte di Giovanna Pastoressa, la giovane psicologa che perse la vita nel dicembre del 2019, tre giorni dopo essere stata ricoverata in ospedale, in seguito al crollo di parte della palestra nella quale si stava allenando; sulla struttura si era abbattuta parte della copertura del palazzetto dello sport, sollevata a causa del maltempo. E proprio sulla “potenza” del maltempo si lavorerà in sede giudiziaria, ovvero se è stata una eccezionalità oppure se la struttura non è stata costruita con tutti i crismi.
I nove imputati, accusati a vario titolo di omicidio colposo e lesioni personali colpose, sono Francesco Cerbino e Pasquale Alberti, responsabili del procedimento per la realizzazione del palazzetto dello sport; Gaetano Mitidieri, progettista strutturale; Francesco Mitidieri, collaudatore in corso d’opera; Giacomo De Marco e Antonio Garofalo, rispettivamente titolare e amministratore unico della ditta aggiudicataria dei lavori; Giovanni Grazioli, progettista della struttura in legno lamellare che copriva il palazzetto; Natale Albertani, legale rappresentante della società che ha provveduto alla posa della struttura lamellare e Attilio Grippo progettista dell’opera.
La tragedia, della quale si è occupata anche la trasmissione Le Iene, si consumò il 13 dicembre del 2019. Parte di copertura del palazzetto dello sport comunale a Lauria andò a colpire alcuni edifici adiacenti e poi, una trave, finì il suo volo contro la parete finestrata di una palestra, che a quell’ora era aperta, facendo staccare una lastra di vetro che colpì alla testa Giovanna Pastoressa. Altre tre persone rimasero ferite. L’inizio della fase dibattimentale è prevista il prossimo 10 aprile.
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