Come gestire nuovo teatro di Vallo? Pugliese: «Abbiamo dimenticato il senso della parola cultura»
| di Francesco Chirico«Ci riempiamo la bocca della parola cultura senza pensare che ne abbiamo dimenticato il senso». Inizia così un post pubblicato sul suo profilo Facebook da Felice Pugliese, noto attivista vallese, all’indomani dell’inaugurazione del nuovo teatro comunale. Nel post Felice espone le proprie valutazioni e presenta una sua idea di gestione dell’auditorium invitando al confronto le altre associazioni che operano nel settore dell’arte e della cultura.
Qual è l’idea L’attivista e presidente del ‘Movimento in La’ propone una un tipo di gestione separata della struttura, affidando almeno metà dell’interrato di 900 metri quadrati alle associazioni che ne fanno richiesta per le loro attività con una gestione coordinata dagli stessi occupanti senza chiaramente creare intralcio alle altre attività che verranno svolte all’interno della struttura stessa. «Ho visto l’auditorium ‘Leo De Berardinis’, ho visto le autorità, gli alti politici che erano lì per l’occasione dell’elezioni regionali – si legge nel post di Felice – Il Sindaco, che in realtà è stato protagonista dell’idea circa 15 anni fa, ha auspicato collaborazioni con tutti coloro che amano il concetto d’arte come senso di unione e aggregazione. Con Murino, colui che ha proposto con determinazione la titolazione. Con il vescovo e il teatro della chiesa. Diplomatico lui. L’associazione Rosa Bianca, sembra di aver capito che si occupasse dell’accoglienza». «Avrei voluto vedere tutta la comunità di Vallo invece che politicanti inghirlettati. – aggiunge Pugliese – Io, da interessato, volevo capire con che procedura verrà aggiudicata la gestione, l’unica cosa importante e necessaria, a parte l’apparenza. A quanto pare non è ancora chiaro il come».
«Sono interessato alle sale sottostanti, che potrebbero avere la sostanza di laboratori – dice esponendo la sua proposta – Ho comunque la mia proposta per una gestione non separata, ma che distingua direttore artistico con il suo staff, dagli operatori indipendenti nel settore artistico tutto, ai quali potrebbe essere assegnata almeno metà dei 900 metri abitabili che si trovano al piano inferiore- e concludendo poi si dichiara -Vorrei confrontarmi volentieri con le associazioni che operano nel settore». Come ha già avuto modo di affermare qualcuno, il teatro ‘Leo De Berardinis’ è una delle più importati opere infrastrutturali degli ultimi trent’anni a Vallo Della Lucania ed il modo in cui in futuro verrà gestita probabilmente e potenzialmente potrebbe creare anche economia in un periodo di crisi come questo, cittadini di Vallo Della Lucania che ne pensate? Idee? Suggerimenti? Secondo voi come dovrà essere gestita la struttura appena inaugurata?
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