Commercio a Vallo della Lucania, negozianti divisi. «Inutile criticare», la replica «Solo presuntuosi»
| di RedazioneContinuano gli incontri tra l’amministrazione e i commerciati per l’organizzazione del Natale vallese. In una che si è svolta all’inizio del mese di novembre è stato esposto dal Comune il programma di massima per le festività natalizie, e altre iniziative di sviluppo, ai circa 50 negozianti. Molti si sono detti «disposti a collaborare» ma altri si dicono critici e attaccano senza peli sulla lingua. «Evidentemente quelli che non sono d’accordo non sono venuti quella sera ma l’altra sera siamo rimasti tutti d’accordo e nessuno ha avuto niente da dire, se qualcuno parla dietro non lo sappiamo. Se non ci diamo da fare noi qualcuno lo farà al posto nostro – commenta una negoziante -. È inutile criticare e rimanere senza far niente. Penso che se qualcuno non è d’accordo con una scelta debba poi anche proporre un’alternativa. Bisogna proporre non solo criticare. Dire sempre che gli altri sbagliano non serve a niente». Ma se da un lato c’è chi è disposto a collaborare dall’altro ci sono persone che si dicono «stanche» e portano avanti le loro motivazioni. Tra queste la polemica sulle illuminazioni natalizie. «Ogni anno sempre la stessa storia a chiedere i soldi ai commercianti per fare le luci ma un natale si può organizzare in tanti altri modi includendo le comunità montane e le associazioni culturali del territorio», protesta un commerciante che non si dice d’accordo con le politiche adottate dall’amministrazione e sottolinea quello che per lui «è uno spreco di denaro». Alcuni esercenti, che vogliono restare nell’anonimato, hanno commentato: «Ogni anno affittiamo le luminarie al posto di comprarle, questo non significa fare commercio». «Il comune non si rende conto che deve scendere dal piedistallo e lasciare gestire il commercio ai commercianti, l’amministrazione deve essere solo partner. Vogliono comandare con i soldi dei commercianti e noi ci siamo stufati perché non c’è collaborazione ma solo presunzione», dice un negoziante che si pone in maniera molto critica con le decisioni assunte in ambito commerciale a Vallo.
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