Commissario ad acta, Consiglio di Stato dà ragione al Comune di Sassano
| di Pasquale SorrentinoIl Consiglio di Stato respinge l’appello del difensore civico della Campania sulla nomina del commissario ad Acta sull’annullamento del “Regolamento per l’organizzazione ed il funzionamento delle istituzioni e degli organismi di partecipazione” e ha quindi dato ragione al Comune di Sassano. Dopo un lungo, complesso e articolato percorso giudiziario, anche il Consiglio di Stato ha condiviso la tesi difensiva del Comune di Sassano, fatta propria dal Tar Salerno in primo grado, ed ha, quindi, affermato che l’azione intrapresa dal Difensore Civico regionale è illegittima in quanto la competenza per l’intervento sostitutivo appartiene, ai sensi della legge regionale della Campania n.23/78 e dell’articolo 136 TUEL, al Presidente della Giunta Regionale.
In particolare, nel ricorso presentato dal Comune di Sassano, difeso dall’avvocato Nicola Senatore, si chiedeva l’annullamento del decreto del Difensore Civico, con cui si nominava il Commissario ad acta, e della delibera commissariale del 30 settembre 2019, recante l’annullamento del “Regolamento per l’organizzazione ed il funzionamento delle istituzioni e degli organismi di partecipazione” del Comune di Sassano.
Il Consiglio di Stato ha così condiviso la tesi dell’avvocato Nicola Senatore, già accolta dal Tar Salerno, ed ha definitivamente annullato gli atti adottati dal Commissario ad acta, nominato dal Difensore Civico regionale, laddove hanno pericolosamente minato l’autonomia dell’ente locale.
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